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comunicato stampa
Raschia (FP-Cgil): "Nel Comune di Ancona dirigenti e valutazioni da rivedere..."

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FP Cgil
Tra le attività che proseguono senza sosta, a quanto pare, non mancano quelle svolte per inasprire il clima fra i lavoratori del Comune di Ancona. Ultima notizia, l’indebita pressione esercitata nei confronti dei dirigenti, rei -a detta della direzione del personale-, di non aver correttamente assolto a un compito di esclusiva competenza: valutare le prestazioni dei dipendenti assegnati. Un’ingerenza di non poco conto!

Ecco l’accusa: aver valutato in modo irregolare, non congruo né appropriato. “Non può esistere che un intero gruppo di lavoro abbia conseguito, allo stesso modo, valutazioni positive”! Possibile mai? Visione quanto meno riconducibile a sensibilità di brunettiana memoria. Ormai è trascorso quasi un mese dalla denuncia sindacale per il vero e proprio abuso nei confronti dell’autonomia della dirigenza, a pregiudizio dell’intera attività gestionale.

Questa indebita ingerenza peggiora -se fosse possibile- la situazione: si tenta di costringere i dirigenti a rivedere -immaginiamo come e con quale imbarazzo- valutazioni espresse nel 2012, a suo tempo condivise e validate dall’Organismo Indipendente di Valutazione. Col bel risultato di penalizzare, oggi, i lavoratori, taglieggiando risorse e mortificandone la dignità.

Un dirigente, tra l'altro collocato a riposo, è stato appena rintracciato proprio per l'indecente scopo. Ma l'interessato, affermando la propria autonomia di valutazione, sembra invece intenzionato -giustamente- a confermare giudizi espressi a ragion veduta, per un’attività dell’ufficio che è valsa anche un’apprezzabile riconoscimento per l’Amministrazione, selezionata dall’Istituto Nazionale di Architettura per i progetti più interessanti in materia del restauro!

I risultati, dunque, si possono ottenere, attraverso un'organizzazione efficiente del lavoro e la collaborazione in sinergia di tutti i dipendenti. Modalità organizzative, evidentemente, inconcepibili per altri che si incaponiscono, invece, nel creare nuove tensioni. Tutto ciò non fa che alimentare ancor più una già crescente condizione di disagio, per tutti. Il clima, e non solo quello atmosferico, è davvero insopportabile.

A chi giova tutto ciò? Si può e si deve lavorare in modo diverso, con serenità, incentivando il singolo, ma soprattutto il gruppo, creando coesione e solidarietà, anziché inutili rivalità e inimicizie. Solo così i risultati non potranno che arrivare. Per questo, serve un cambiamento forte, urgente e radicale nella mentalità e nella gestione.



FP Cgil