comunicato stampa
Giacchetta (Pd): ex Motedison, "Ok al progetto, ma prima bonifica, opere pubbliche e compensazioni"

Il progetto si muove in linea di massima secondo le previsioni del PRG del 1999, del progetto unitario APU 3 (le cubature sono rispettare c’è solo un aumento del 10% delle superfici), dei numerosi obiettivi indicati nel piano di risanamento AERCA e riveste complesse implicazioni di ordine urbanistico, edilizio, infrastrutturali, giuridiche, economico-finanziarie e sociali che, richiedono per una corretta gestione, fin dalla sua fase di impostazione, conoscenze, esperienze e professionalità specifiche. La procedura che si propone di seguire attraverso lo strumento dell’ACCORDO DI PROGRAMMA”, previsto dall’art. 34 del DPR n. 267/2000, innovativo per la nostra realtà, prevede un ruolo attivo del comune che deve farsi capofila di tavoli di confronto con tutti gli Enti e soggetti interessati e di programmazione attuativa, promuovendo anche la CONFERENZA DEI SERVIZI. Al di là dell’Atto di mero indirizzo che si intende deliberare nel Consiglio Comunale di oggi lunedì 21 luglio 2014, il vero snodo di tutta l’operazione è la predisposizione dell’Accordo di Programma che dovrà definire nei dettagli tutte le condizioni tecniche, giuridiche e finanziarie dell’intervento tanto che tale procedimento amministrativo comporta anche variazioni allo strumento urbanistico in vigore e abilita le procedure edilizie necessarie.
L’Accordo di programma, dopo l’adesione del Sindaco, deve essere ratificato dal Consiglio Comunale entro 30 gg., pena la sua decadenza. In questa fase occorre focalizzare l’attenzione, più che su alcuni dettagli che mi sembrano marginali rispetto alla rilevanza e complessità dell’intero progetto, su una corretta impostazione generale. E’ realistico ritenere che la Struttura Comunale da sola non è in grado di gestire tutti i passaggi di un procedimento così innovativo e complesso (il caso del Parcheggio Multipiano insegna), per cui occorre che sia affiancata dalla consulenza di un professionista con esperienza urbanistica/giuridica o dalla collaborazione di un Dirigente Pubblico che abbia già gestito un percorso simile, per i rischi e le criticità che tutta l’operazione comporta.
Tale esigenza era già maturata nella Delibera di Giunta n. 449 del 25/11/2013 che prevedeva: - Vista la complessità dell’iniziativa che oltre alle implicazioni urbanistiche – infrastrutturali – patrimoniali, investe anche quelle di natura giuridica, economica, sociale, culturale della comunicazione e partecipazione, si ritiene necessaria la costituzione di un gruppo di lavoro plurisettoriale a supporto dell’amministrazione, attingendo risorse umane dai vari settori dell’Ente; Inoltre con tale delibera si è manifestato interesse al progetto e si è impegnata la Giunta a tavoli di confronto istituzionale. Di tutto ciò è stato fatto qualcosa dopo 8 mesi dalla DG 449/2013 ? Nella predisposizione dell’Accordo di Programma dovranno esser fugate le nostre perplessità circa singoli aspetti e trovate risposte puntuali alle nostre richieste emerse nel dibattito di questi giorni, che provo a sintetizzare: Coinvolgimento delle categorie produttive locali con soluzioni che favoriscano in particolare l’insediamento nelle nuove strutture di attività commerciali e turistiche già esistenti nel nostra territorio. Dovrà essere garantita la priorità alla occupazione locale nelle assunzioni e l’utilizzo di imprese locali;
Si CHIEDE, all’interno della previsione delle opere complementari evidenziate nella proposta di Deliberazione che oggi ci accingiamo a discutere, di includere anche l’acquisizione al patrimonio comunale del complesso Villa Montedomini e sua messa in sicurezza; Maggiori garanzie di copertura della spesa per la realizzazione della nuova spiaggia di Rocca Mare in collegamento con quella di Marina e relativa scogliera di protezione; Massima trasparenza e definizione dei ruoli e responsabilità dei soggetti che operano nell’ambito del progetto e degli atti che definiscono gli accordi tra proprietà, promotori del progetto ed investitori. Coinvolgimento, per quanto possibile, del Consiglio Comunale per metterlo a conoscenza delle varie fasi del progetto; Al fine di evitare che il promotore realizzi prima le opere di proprio interesse, e lasci per ultime quelle di interesse pubblico, si chiede, nei limiti del possibile di invertire l’ordine di esecuzione dei lavori iniziando dalle opere di pubblico interesse: 1) Bonifica totale del sito, 2) realizzazione viabilità, pista ciclabile e opere pubbliche e 3) opere complementari (compensative).

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