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comunicato stampa
Falconara: protocollo d’intesa tra Comune e Provveditorato Amministrazione Penitenziaria

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Firmato il protocollo d’intesa tra Comune e Provveditorato Amministrazione Penitenziaria per il reinserimento socio-lavorativo dei detenuti

E’ stato siglato questa mattina il Protocollo d’intesa tra il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria per le Marche e il Comune di Falconara Marittima per il reinserimento socio-lavorativo degli ospiti della Casa di Reclusione Barcaglione. L’Amministrazione Comunale, ritiene infatti importante garantire la propria collaborazione per la realizzazione del progetto e di altri progetti che perseguano le finalità rieducative della pena in linea con quanto detta l’art. 27 della Costituzione Italiana, e si rende disponibile ad ospitare annualmente almeno 4 persone destinatarie del progetto “Il lavoro penitenziario, una sfida per tutti”, finanziato dalla Regione Marche e cofinanziato dalla Cassa Ammende, nell’ambito della propria struttura organizzativa e compatibilmente con le disponibilità dei singoli servizi oltre che delle risorse di Bilancio. Attraverso questo protocollo, che avrà la durata di tre anni, l’Amministrazione Comunale intende inoltre favorire il lavoro di pubblica utilità, offrendo la propria collaborazione in progetti, iniziative ed interventi che perseguono sul proprio territorio l’obiettivo di promuovere il principio restituivo della pena e a tal fine si impegna ad attivare nel territorio di competenza la partecipazione di Enti pubblici, Privati, Agenzie ed Associazioni no profit, coordinando le risorse eventualmente da questi messe a disposizione. La Convenzione è stata firmata questa mattina dal Sindaco Goffredo Brandoni e dalla Dott.ssa Ilse Runsteni, Direttore Generale del Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria Umbria e Marche, alla presenza del vicesindaco Clemente Rossi, della Dott.ssa Daniela Grilli, Direttore Ufficio Detenuti del Provveditorato, del Dott. Maurizio Pennelli, Direttore dell’Istituto Penitenziario Ancona Barcaglione e del Dott. Marco Nocchi, Coordinatore delle politiche sociali e politiche per l’inclusione sociale della Regione Marche.

“Falconara è il primo Comune marchigiano che ha avviato questa iniziativa, abbiamo creduto in questo progetto e si è instaurato immediatamente un rapporto tra la casa di reclusione di Barcaglione e il Comune di Falconara – ha commentato il Sindaco Brandoni -. Firmiamo a posteriori questa intesa perché il progetto era stato già avviato ed è doveroso proseguire in quanto gli ospiti della Casa di Barcaglione si sono dimostrati attivi e particolarmente solerti nelle mansioni loro affidate. Ci tengo a sottolineare che il trattamento degli ospiti dell’Istituto Penitenziario è stato non difforme da quello riservato agli impiegati comunali: lavoravano per un numero di ore identiche agli altri; vestivano le stesse divise; non subivano, e non subiranno, trattamenti impari di nessun’altra natura; fino ad oggi si sono perfettamente integrati con il resto del personale comunale addetto ai lavori pubblici e alla pubblica manutenzione. I detenuti hanno subito familiarizzato con i nostri operai con cui hanno lavorato fianco a fianco e le continue relazioni sul progetto sono state sempre positive da parte Dirigente di competenza che si diceva soddisfatto dal punto di vista professionale ed umano. Ci consideriamo un Comune pilota del progetto e con questo Protocollo esprimiamo ufficialmente la volontà di proseguire in questo percorso”. “Questo Protocollo d’Intesa sancisce la collaborazione e la sinergia già attivata – spiega Runsteni – e si inquadra in una ricerca costante di partner da parte del Provveditorato per un’attività che è presupposto del reinserimento. Ciò per favorire l’integrazione in prospettiva del detenuto e farlo vedere come risorsa, investimento, anche se il momento è particolarmente difficile per la congiuntura economica che stiamo vivendo”.

“E’ un vantaggio per i detenuti ma soprattutto per la società perché attraverso questo progetto si diminuisce una possibile recidiva – sottolinea Pennelli -. Già quattro dei nostri ospiti hanno lavorato qui a Falconara, si tratta di detenuti a fine pena, valutati affidabili, e si costruisce questo percorso per il loro reinserimento”.

“Finanziato dalla Regione Marche e Amministrazione Penitenziaria il progetto consiste in una serie di borse lavoro proprio perché attraverso la formazione professionale si riduce il pregiudizio sul detenuto – spiega la responsabile del progetto Daniela Grilli -. E’ stato attivata con i Comuni perché chi ha tolto alla società, in un certo modo può ridare. I primi ad aver usufruito di queste borse lavoro sono stati proprio i detenuti impiegati a Falconara e al Parco del Conero. Con la convenzione che è stata firmata oggi il Comune ha deciso di metter a sistema che annualmente è disponibile ad ospitare 4 detenuti. Nei primi tre anni abbiamo assegnato 52 borse lavoro della durata di sei mesi, 45 sono state avviate e solo cinque sono state revocate. Otto sono ancora attive e domani ne partono quattro nel Comune di Ancona, 21 si sono concluse nei termini dei sei mesi (le altre prima per scarcerazione dei soggetti o per la chiusura delle aziende che li ospitavano) e di queste sei si sono concluse con l’assunzione. Il bilancio è positivo e dalle nostre verifiche c’è soddisfazione per i detenuti, che trovano rispetto e calore umano, e per chi assume, che apprezza l’attività svolta dagli ospiti”.

“Sono qua con grande entusiasmo perché quando si arriva a questo punto del percorso il lavoro non è stato vano – aggiunge Nocchi -. La legge di sistema promuove giustizia comparativa ed esperienza formativa e la Regione continua ad investire, anche se non è facile giustificare interventi a favore degli svantaggiati, e i Comuni come Falconara si attivano con energia”.

“Riprendo le considerazioni del Sindaco circa la soddisfazione sull’operato di questi ospiti che sono stati inseriti senza alcuna distinzione nella organizzazione produttiva del settore lavori pubblici trovandosi così a proprio agio fin dalle prime battute e dando il meglio di se stessi e della propria professionalità – conclude il vicesindaco Rossi -. Un bel segnale anche da dare alla città e che rompe, se ce ne fosse bisogno, eventuali pregiudizi nei confronti di chi ha sbagliato, diminuendo quindi la percezione di insicurezza che qualche volta aleggia tra l’opinione pubblica”.