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Raschia (Cgil): "Di fronte ai fatti di cronaca...inutile nascondersi"

FP Cgil 3' di lettura Ancona 31/07/2014 - Inutile nascondersi dietro un dito, come tentare di negare l’estrema drammaticità della fase che le persone stanno vivendo. Una fase che purtroppo sembra non finire mai, destinata a durare ancora a lungo. Senza adeguate misure di contrasto. Quanto potranno resistere ancora le persone più esposte? E quante altre dovranno salire sui tetti a gridare una condizione non oltre sopportabile? E quanto tempo ancora per aspettare misure robuste, corpose ed efficaci in grado di contrastare il declino, alleviare le sofferenze, e capaci di attenuare il peso insopportabile della crisi?

Ognuno, dal proprio punto di osservazione, e dal livello di responsabilità rivestite -politiche e amministrative in primo luogo- deve operare in modo incessante con l’ansia necessaria che deriva da questa consapevolezza, e sentirsi all’altezza dei compiti. Il comune di Ancona è dentro questo gorgo che rischia di piegare, e risucchia, anche la più forte delle volontà di rinnovamento, come quella che ha portato un anno fa all’elezione di Valeria Mancinelli. Un ambizioso programma, con iniziative per imprimere una svolta nella gestione dell’Ente al fine di attrezzarlo a dovere secondo le attese della comunità.

Obiettivo della missione, tutelare i cittadini -rafforzando i servizi indispensabili- e difendere il Lavoro. Nel tratteggiare un primo bilancio di attività, non abbiamo mancato di esprimere il nostro punto di vista critico, preoccupati di tenere ben deste volontà e progetti iniziali che corrono altrimenti il rischio -cosa perfino naturale- di perdere slancio e offuscarsi immersi nella quotidianità. Ciò che oggi appare più urgente segnalare, a nostro avviso, riguarda lo stato dei servizi sociali.

A tal proposito, si ricorderanno nostre decise iniziative per reclamare progetti, strategie d’intervento e personale. Possibilmente non lasciato in splendida solitudine nell’affrontare le emergenze, come accade non di rado in particolare alle nostre assistenti sociali -sotto organico di ben 6 unità-, esposte a seri e continui rischi e pericoli, prive di supporto necessario e adeguate condizioni di sicurezza. A distanza di mesi sarebbe utile verificare situazione e percorso compiuto in un settore di attività che rappresenta una sorta di avamposto nell’attuale contesto. Un settore che per dimensioni, personale, risorse impegnate, impatto, è certamente il più importante.

Non sarebbe assai male farlo oggi, e in modo concreto, assieme al nuovo dirigente nel frattempo finalmente insediato, dal quale sarebbe legittimo attendersi un metodo di lavoro diverso e adeguato per cimentarsi con le criticità. Per quanto ci riguarda, solleciteremo la nuova gestione ad aprirsi al contributo di esperienze di quanti in tutti questi anni hanno lavorato sodo -tra mille difficoltà-. Serve una nuova gestione che deve arricchirsi della partecipazione e del coinvolgimento di tutti gli operatori, e, soprattutto, che sappia affermare un diverso modello organizzativo -quello di cui si sente profonda necessità- in grado di valorizzare competenze, offrire nuove motivazioni, esaltare le indispensabili forme di collaborazione. Ciò che manca, purtroppo, in tutta la struttura.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 31-07-2014 alle 01:41 sul giornale del 31 luglio 2014 - 1253 letture

In questo articolo si parla di attualità, fp cgil, fp cgil marche, Andrea Raschia

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