Eusebi: "Dai guastatori agli untori"

2' di lettura Ancona 17/09/2014 - Quando a muovere la politica è il particolare, l'interesse del momento e non l'interesse generale, ci si muove schizofrenicamente. Marche 2020 viene vista come una pericolosa concorrente e non come una opportunità di crescita, come un ulteriore strumento per costruire insieme la solidità delle Marche. La miopia è da intervento laser.

L'ottusità è da elettro...sciocco. Dapprima il fuoco di sbarramento sui progetti e sulle proposte operative messe a punto grazie anche al al prezioso lavoro svolto da Marche 2020, dal Presidente Spacca e dal Presidente del Consiglio regionale Solazzi. Ora vengono silurati anche coloro che si permettono di apprezzare quanto in questi ultimi dieci anni Spacca, le sue giunte, i Consiglieri regionali, in aula e nelle Commissioni, la maggioranza (a guida Pd) tutta hanno fatto per dare un futuro alle Marche nonostante le attuali difficoltà del sistema Paese.

Invece di valorizzare un percorso e un lavoro, nonostante gli errori, assai positivi, si minimizza, ci si dimentica, si perde tempo prezioso dietro alle presunte poltrone. In ordine di tempo, l’ultimo a pagare è stato Sagramola che appunto da presidente della provincia in pectore è stato cancellato dalla segreteria provinciale del Pd; considerato da tutti un ottimo Presidente per la Provincia di Ancona viene “scomunicato” per aver detto due ovvietà:

1) il Presidente Spacca ha governato bene (l'hanno detto praticamente tutti!); 2) il metodo più democratico per scegliere un candidato Presidente è il ricorso alla volontà popolare. Per la segreteria Pd è scattato quel “dagli all’untore” di manzoniana memoria. Quella sorta di caccia alle streghe che non ha mai portato da nessuna parte e che è figlia di una visione politica vecchia e priva di ogni logica. Ma forse, come diceva il mitico Amedeo Nazzari ne “La cena delle beffe”: “chi non beve con me, peste lo colga”.