Ospedaletto-“Spezzatino”: l’incontro pubblico voluto dal Sindaco alle Muse per discutere con gli esperti

Sala del Ridotto delle Muse gremita martedì 16 dicembre. Il Sindaco Valeria Mancinelli ha voluto chiarire ai cittadini, avvalendosi degli interventi di personalità illustri dell’ambiente medico, quale sia l’effettiva situazione del Salesi, in un incontro che ha definito “una doverosa operazione di chiarezza voluta per due ragioni: tentare di ripristinare la credibilità politica e riconciliare amministratori e amministrati”.
Con un video esplicativo introdotto dall’Assessore ai Servizi Sociali e alle Pari Opportunità Emma Capogrossi in veste di moderatrice, il Primo Cittadino ha rivelato come dopo 8 anni di silenzio il Comune abbia ricevuto in via informale la comunicazione del trasferimento dell’Ospedaletto al VI piano di Torrette. Sorgono subito dubbi. “C’entra lì? E il progetto per il nuovo Salesi che fine ha fatto?” Le risposte del Direttore Generale di Ospedale Riuniti, Paolo Galassi sono “Forse no, sarà distribuito tra i vari piani” e “Non lo so, se ne occupa la Regione”. La situazione si fa ancora più confusa quando si inizia a parlare di budget. La Mancinelli spiega che a giugno i soldi c’erano e quindi il Comune ha chiesto alla Regione un “cronoprogramma degli adempimenti” che è stato approvato a luglio con le firme delle giunte comunale e regionale. Era nato così un “protocollo d’intesa che prevedeva un impegno alla progettazione entro ottobre 2014 e la presentazione del progetto definitivo a gennaio 2015”. A luglio però il comune scopre che un progetto definitivo era stato presentato nel dicembre 2012 ma era rimasto chiuso in Regione. Ecco subito un altro mistero: perché non si è passati all’esecuzione dei lavori? Di nuovo nessuna risposta. L’unica cosa certa è che solo il nuovo edificio per ospitare il Pediatrico costerebbe almeno 45 milioni di euro. Il governo ne ha stanziati 22, ma il resto lo deve trovare la Regione. La cifra, inoltre, non tiene conto della necessità di spostare la camera mortuaria, il reparto di anatomia patologica e la nuova direzione generale sanitaria di Ospedali Riuniti, da poco trasferitasi proprio dove dovrebbe insediarsi il nuovo Salesi, per almeno altri 7,5 milioni. Galassi a questo punto sarebbe stato costretto ad ammettere che l’impegno della regione era una “bufala”. La Regione si difende accusando una mancanza di fondi.
Il governatore Gianmario Spacca scrive il 23 luglio che la Regione si impegna ad approvare il progetto ad aprile 2015 e il bilancio, compresi i 25 milioni mancanti, a marzo. Ma per il Sindaco “È impossibile fare un appalto se non ci sono materialmente i soldi e quindi è impossibile fare un bilancio prima del progetto. Chiediamo allora alla Regione di scriverci per ammettere che i soldi non ci sono e che per questo vogliono vendere il vecchio Salesi prima di costruirne uno nuovo perché sperano di ricavarci 25 milioni. E noi rifiuteremo, perché è fuori dai patti e perché l’attuale mercato dell’immobile non consente la vendita di una struttura di 10000 mq a una cifra simile. Ci dicano come intendono usare il vecchio Salesi per realizzare l’importo necessario a portare avanti un appalto nel 2015 oppure ammettano che per il 2015 è impossibile. La Regione ci deve dire come intende agire. L’Ospedaletto è un presidio pediatrico specialistico e non può essere ridotto ad un reparto di pediatria dell’ospedale degli adulti”. La discussione verte tutta su un tema etico, definito più volte come “percorso del bambino”.
Il Dottor Tommaso Langiano, ex Direttore Sanitario del Bambin Gesù di Roma ed ex Direttore Generale del Meyer di Firenze spiega quanto sia necessaria l’esistenza di una struttura pediatrica ben distinta dall’ospedale degli adulti. Il concetto di fondo è che l’ospedale pediatrico non è un lusso, ma una necessità, perché garantisce situazioni impossibili negli ospedali per gli adulti: spazi adeguati per le famiglie, corretta organizzazione delle cure e ambiente emotivamente favorevole alla guarigione del bambino. “Il motto degli ospedali pediatrici inglesi è the child first and always. Ogni nazione al mondo prevede tantissimi ospedali pediatrici. Personalmente trovo mortificante eliminare un concetto che nessuno al mondo si permette di criticare. Non è un lusso. Si tratta di diritto all’assistenza”.
Momento di agitazione quando il Consigliere Comunale Stefano Tombolini prova ad intervenire gridando al Sindaco dal fondo della sala che sta attuando un’“operazione spala fango su Ospedali Riuniti” ma viene zittito dai fischi del pubblico e dall’invito del Sindaco ad intervenire a fine dibattito. Se ne va prima.
Tornato l’ordine, la presidente dell’associazione Patronesse del Salesi Milena Fiore, dopo aver dichiarato che nulla è cambiato da 8 mesi fa, se non che è stata avviata una petizione contro questo tipo di trasferimento, che ha raccolto 13000 firme in 5 week end, ha posto alla platea un’altra serie di quesiti ancora senza risposta: “Com’è possibile che l’anno scorso non c’erano i soldi per riparare una porta e ora ci sono quelli per un trasferimento? Come mai avete detto che la TAC andava al Salesi e poi avete detto che non c’era posto? Che ne facciamo di una struttura in cui mancano 12 primari? Che senso ha una struttura senza contenuto? Un governatore la Regione Marche ce l’ha? Perché sono 13 mesi che chiediamo risposte a Spacca ma ancora non le abbiamo ottenute”.
Giovanni Cardoni, ex Primario del Pronto Soccorso del Salesi parla di una “vicenda penosa dal punto di vista dell’organizzazione. La sanità è la maggiore spesa nazionale e quindi ha bisogno di una programmazione seria, come avviene in tutte le grandi aziende. Invece il Salesi, dalla perdita dell’autonomia nel 2003 ha vissuto un vuoto di programmazione. Senza un progetto assistenziale, quindi un contenuto, è inutile un edificio e quindi un trasferimento a Torrette”. L’ex Consigliere Comunale della Giunta Gramillano spiega che è inutile costruire un edificio se non esiste un contenuto da metterci dentro e che comunque gli spazi necessari ad inserire questo contenuto non esistono in nessun progetto.
Dello stesso parere è il Dott. Cesare Cardinali, ex Primario di Neuropsichiatria Infantile dell’Ospedaletto, che rivela però la tendenza anconetana a sminuire la funzione della pediatria e l’esistenza di una polemica sull’unificazione sin dagli anni ’70. Fino al ’95 le acque rimangono calme ma poi il Salesi diventa un’azienda ospedaliera autonoma e la Regione può scegliere se investire o disinvestire in questa realtà. Disinveste, così nel 2003 l’Ospedaletto diventa Presidio Ospedaliero AOU.
Gabriele Polonara, ex Primario del Pronto Soccorso di Torrette, spiega che i problemi del trasferimento sarebbero enormi anche per l’Ospedale Regionale. Dice di vivere un de ja vu: quello del trasferimento del Pronto Soccorso dall’Umberto I alla posizione attuale. “Ci furono obiezioni, anche se non dibattiti come quello di oggi. A Torrette non c’erano spazi, percorsi e nemmeno attrezzature. Ci vennero incontro l’URP e le associazioni di volontariato. I disagi furono tantissimi ma in qualche modo riuscimmo a riorganizzare gli spazi. Poi girammo per gli ospedali di Emilia Romagna e Toscana e vedemmo che gli spazi erano pensati per far star bene i pazienti, secondo standard internazionali. Trovammo uno stanziamento del Governo Berlusconi di 1,2 milioni di € per ampliare il pronto soccorso con una sala di osservazione. Ora in questa struttura di 250 mq è prevista la costruzione del Pronto Soccorso del Salesi così non avremo la sala di osservazione e avremo un pronto soccorso pediatrico di dimensioni insufficienti per un utenza in aumento in conseguenza delle chiusure degli ospedali di Chiaravalle e Loreto e del trasferimento dell’IRCA a Camerano. Speriamo allora che la Regione conceda i fondi anche ad Ancona come ha fatto per gli ospedali di Fabriano e Marche Nord, che hanno un afflusso minore”.
Il Dott. Flavio Del Savio, ex Direttore del Dipartimento di Materno-Infantile si interroga su questa accelerazione dell’interesse politico su un argomento prima poco discusso. Per lui non ha senso che una realtà eccellente della sanità nazionale come l’Ospedaletto possa essere lasciata morire dalle amministrazioni. “Se il Salesi venisse davvero spostato a Torrette non si potrebbe mai trattare di un potenziamento, anche perché nel frattempo sono stati mandati a casa altri 2 primari”.
L’ultimo medico ad intervenire è l’attuale Primario di Pediatria del Salesi, Fernando Maria De Benedictis, cerca di far riflettere i presenti sulle caratteristiche che rendono indispensabili l’esistenza di un ospedale pediatrico. Le individua nella qualità del sistema, nella progettualità condivisa dagli operatori, nella capacità di coniugare ricerca scientifica, formazione e assistenza e nella visibilità. “Solo se riusciamo a sottrarci dalle logiche dei privilegi individuali e dalle logiche che non hanno nulla a che vedere con gli interessi del bambino potremo credere in un nuovo Salesi”.
Chiudono la serata alle 20,30 una serie di brevi interventi politici. Loredana Pistelli, capogruppo PD, chiede che la Regione rispetti il cronoprogramma, così come ha fatto il Comune. Il Consigliere Bona Finocchi insiste sull’importanza dell’Ospedaletto anche al di fuori dei confini regionali. Il Consigliere Zinni ritiene che sia nell’interesse economico della Regione, di cui dice di far parte insieme al sindaco, mantenere vivo il Salesi. Berardinelli chiede al Sindaco di riprendere il coltello dalla parte del manico e fermare i trasferimenti previsti dalla Regione con una serie di ordinanze e organizzando manifestazioni cittadine. Infine il Consigliere D’Angelo rivela di aver chiesto un’interrogazione parlamentare presso il Ministero della Sanità per discutere la questione Salesi.
Questo è un articolo pubblicato il 17-12-2014 alle 11:53 sul giornale del 18 dicembre 2014 - 1740 letture
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