Falconara: pista ciclabile, "La Giunta tenta di archiviare la vicenda. Il Pd lascia l'aula per protesta"

Oggi (17 dicembre) in Consiglio Comunale si è discussa l’interrogazione del Gruppo Consiliare del Partito Democratico sulla chiusura all’uso dei cittadini della pista ciclabile - nonché via di fuga utilizzabile in caso di incidenti alla vicina Raffineria Api - posta sulla destra orografica del fiume Esino.
Un’opera costata oltre 730.000 euro, interamente finanziata con fondi pubblici e che tra il 2013 ed il 2014 è stata chiusa per ben 8 mesi per favorire l’attività venatoria praticata da un appostamento di caccia in uso ad un privato, parente/affine all’assessore Astolfi. La Giunta, a seguita dell’interrogazione del PD, ha annullato gli atti precedenti con cui disponeva la chiusura della pista ciclabile, avallando di fatto in toto le ragioni dell’interrogazione stessa e riconoscendo implicitamente un abuso di ufficio e l’illegittimità degli atti assunti in precedenza.
Oggi, nel corso della seduta consiliare, di fronte alla gravità dei fatti contestati non c’è stato alcun chiarimento né da parte del Sindaco, né da parte dell’assessore Astolfi a cui inopportunamente – essendo direttamente interessato – è stata affidata la risposta all’interrogazione. Il Sindaco, in modo arrogante e mancando di rispetto istituzionale all’opposizione, si è rifiutato di chiarire nel merito le responsabilità, tentando maldestramente di archiviare la gravissima vicenda. Per questi motivi, e per denunciare la mala gestione della cosa pubblica da parte della Giunta Brandoni, il Gruppo Consiliare del PD ha abbandonato immediatamente l’aula in segno di protesta, annunciando l’invio degli atti al Prefetto ed alla Corte dei Conti.
Il Gruppo Consiliare del Partito Democratico
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 18-12-2014 alle 00:31 sul giornale del 18 dicembre 2014 - 809 letture
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