Eusebi, "Marche, chi si fa le canne e chi si fuma il…cervello"

Nel dicembre scorso Daniele Maria Angelini, consigliere Pd di Civitanova Marche, farmacia storica e carature fra l’altro in Villa Serena, viene proditoriamente aggredito fuori da un ristorante a ginocchiate nelle parti basse e colpi al volto sul lungomare nord di Civitanova. Quindici giorni di prognosi. Forse saranno stati i postumi dell’aggressione, forse quelli delle abbondanti libagioni beneaguranti delle recenti festività, a fargli rilasciare alla stampa una proposta davvero singolare anche se non originale.
Secondo Angelini, “consiglieri comunali, provinciali e regionali facciano il test antidroga. Chi gestisce il potere deve essere trasparente ed evitare sospetti di tolleranze, indulgenze e connivenze”. Poi parla di sicurezza, di prevenzione ma anche di lotta contro le organizzazioni criminali (che nella sua zona sembrano particolarmente attive) sostenendo fra l’altro che lo “schioppetto” al peperoncino non basta più alla polizia locale.
Ma torniamo al test antidroga. Iniziativa analoga ci fu nell’ottobre del 2006. Furono Le Iene di Italia 1 con un test il drug wipe) , eseguito su 50 deputati a loro insaputa a creare scompiglio nei palazzi della politica. In sostanza, un onorevole su tre avrebbe fatto uso di stupefacenti. Soprattutto cannabis, ma anche cocaina. Questo il dato: il 32% degli 'intervistati' risultò positivo. I deputati furono avvicinati con la scusa di un'intervista. Poi, una finta truccatrice, si accorgeva che la fronte dell' intervistato era "troppo lucida" e tamponava. In realtà l'ignaro si era sottoposto, senza saperlo, al test che svela se si è fatto uso di stupefacenti nelle ultime 36 ore.
Insomma Angelini, che provvederà subito a sottoporsi al test (io per sicurezza consiglio anche quello che misura il tasso alcolemico), ripropone un problema che cova sotto le ceneri. Nelle Marche, regione longeva per eccellenza, gli agricoltori sono per le colture tradizionali. Certo, ad assistere a certe sedute di consigli comunali e regionali verrebbe da pensare che qualche agricoltore si sia infurbito e che al mercato oltre a bietole e spinaci possa portare qualcosa d’altro.
Persino analizzando bene qualche provvedimento delle varie Istituzioni e non solo marchigiane si potrebbe pensar male. Ma non è così. Non facciamoci ingannare dalle apparenze . Forse anche nelle Marche c’è chi si fa le canne ma soprattutto c'è chi si fuma il…cervello. Le droghe non c’entrano; è tutta farina di una certa classe politica che al molino porta spesso tanta sciocca demagogia, la sua miopia e la sua ottusità. Vedere come alcuni partiti preparano le regionali di primavera ne è indubbia conferma.
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 17-01-2015 alle 15:04 sul giornale del 19 gennaio 2015 - 7733 letture
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