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Comi ufficializza la candidatura di Ceriscioli alla Presidenza della Regione. Prossimo passo Roma

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Comi ufficializza la candidatura alla Presidenza della Regione Marche di Luca Ceriscioli mercoledì ad Ancona. Presenti Ninel Donini e esponenti dei Comitati dei Partiti che lo hanno aiutato nel percorso. Marcolini, malato, interviene telefonicamente da casa.

Proclamata, dopo quarantotto ore dalla vincita, la candidatura ufficiale di Luca Ceriscioli – che ora deve formare il Comitato dei Partiti che hanno fatto le Primarie - alla presidenza della Regione Marche dal segretario regionale PD Francesco Comi per consentire a tutti i cittadini di contestare qualunque tipo di vizio. Reclamo che non c’è stato. Oltre a ribadire l’inaspettata affluenza, Comi ha affermato l’assoluta regolarità di queste primarie, che sono tra l’altro finite con un’immediata ricongiunzione tra i tre candidati. Grazie a questa riunificazione Ceriscioli può sentirsi forte dei voti dati anche agli altri rappresentanti. Ora è deciso a proseguire offrendo risposte – che andranno tradotte in azioni di governo una volta giunto alla Presidenza - alle domande emerse durante gli incontri con uomini e donne, imprenditori e disoccupati, impiegati e pensionati incontrati nel corso delle primarie.

Il primo passo in questo senso va fatto nella ricerca delle alleanze, che ci sono, ma vanno consolidate. Comi parla di una coalizione dal nucleo solido, già stabilita, oltre che con l’Idv, con buona parte dell’Udc, l’alleato strategico con cui si vuole condividere il futuro. Chiede l’appoggio anche alle liste civiche, mentre disdegna un avvicinamento di Ncd per formare quell’alleanza di Area Popolare di cui si sta già avendo esperienza a Roma. Non si sbilancia invece su Spacca, considerato dall’ex sindaco pesarese, “ambivalente”. Rimane delicata la questione “emergenza Salesi”. Alle domande Ceriscioli replica di non poter fare nulla prima di diventare governatore e che comunque bisognerà prendere un arco di due settimane per riconquistare la fiducia dell’amministrazione comunale, con la quale poi decidere solo più avanti e insieme cosa fare della struttura. Eppure non esclude l’idea di trasferirla in ogni caso, anche se non per interessi personali, ma per documentata fatiscenza, affermando allo stesso tempo la necessità di mantenere una continuità tra il territorio e l’Ospedaletto. Pietro Marcolini, a casa con la broncopolmonite, non ha potuto fare altro che salutare e riconfermare telefonicamente il suo appoggio. La candidata Idv Ninel Donini ha voluto invece spronare i vincitori a fare meglio, evitando di tralasciare alcuni punti come in minima parte – sostiene - si è fatto, ma riconosce in Ceriscioli il presidente anche per l’Idv.

Venerdì ci sarà la riunione a Roma per concordare l’agenda di Renzi a sostegno di Ceriscioli, che prevedranno la presenza del premier nel capoluogo dorico.