comunicato stampa
Eusebi: Marche, i cammelli del Pd ed i suoi cammellieri

A differenza del voto al candidato sconfitto, il voto a Ceriscioli è un voto “concentrato”, “cammellato”, senza offesa per i cammellieri e per i cammelli e con ammirazione da “comunista italiano” per il valore politico dell’organizzazione: Pesaro città, Fano, Offida, Recanati. Sono questi quattro luoghi che hanno fatto la differenza mi pare, posso sbagliare perché io non sono uomo di calcolo, però non credo di essere molto lontano dal vero”.
“Nel messaggio del vincitore non c’era una idea unificante di regione, un progetto politico per le Marche, c’era piuttosto un OPA sulla Regione da parte di Pesaro e di alcuni capi del PD locale sparsi qui e là e questo si vede dal voto delle primarie e potrebbe essere una delle linee di faglia in cui può infilarsi la concorrenza e produrre il terremoto. Il “pesarocentrismo” non è un concetto usato strumentalmente da qualcuno che non appoggiava Ceriscioli candidato presidente, ma è un dato della politica della nostra provincia che non vede solo chi non vuol vedere”.
Ma da chi arriva questa analisi? Da un berlusconiano? Un grillino? Un fratellino d’Italia, magari dal Presidente della Commissione di indagine sulle porcherie di “Asteria”, Giulio Natali, che su Offida potrebbe raccontarne delle belle? Un selliano? Uno di Area Popolare? Uno cattivissimo di Marche 2020? Macché, queste frasi illuminanti vengono da un ex Pci doc, funzionario di partito, Ds e poi Pd doc, da un ex sindaco di Pesaro, da un onorevole per due legislature, da un già presidente della Lega per le autonomie locali, dall’attuale direttore generale del Gruppo Parlamentare del PD alla Camera dei Deputati: Oriano Giovannelli. Oh, davvero non da uno qualunque. Tanto di cappello ad un analista così lucido. Eppure Giovannelli va dritto al cuore del problema. Le truppe cammellate hanno fatto vincere il matematico calcolatore nonché smaccatamente. pesarocentrico Ceriscioli. Quelle stesse truppe cammellate che hanno lanciato l’Opa, una offerta pubblica di acquisto sulle Marche da parte dellla pregiata Ditta. Ma i marchigiani non hanno l’anello al naso, non sono in vendita e non si faranno abbindolare da questi tuareg fatti in casa, da chi come Ceriscioli non vede l’ora di parcheggiare i suoi cammelli in ogni dove e di mettere i suoi cammellieri al posto giusto, in pieno stile “rinnovamento pro domo mea”.

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