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Donne manager, nella nostra regione sono sempre di più. Presentato il report della Cna

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Aumentano le imprenditrici nelle Marche. È questo il dato che emerge da un sondaggio effettuato dal Centro Studi Sistema, commissionato dal Comitato Impresa Donna della Cna Provinciale e presentato alla Camera di Commercio di Ancona. Aumentano le imprenditrici nelle Marche. È questo il dato che emerge da un sondaggio effettuato dal Centro Studi Sistema, commissionato dal Comitato Impresa Donna della Cna Provinciale e presentato alla Camera di Commercio di Ancona.
L'indagine è stata effettuata inviando un questionario abbastanza articolato a circa mille imprese dove vi era a capo una figura femminile; la risposta non è stata delle più eclatanti (48 questionari), si presume anche per la lunghezza dello stesso questionario che verteva su numerosi aspetti sia dal punto di vista aziendale che professionale. Dati che impongono quindi una certa prudenza, ma rappresentativo per evincere alcuni importanti aspetti. Numeri alla mano, due terzi delle imprenditrici ha dato vita da sé, alla propria impresa (il 66%) e prive di esperienza (il 42%); sono perlopiù imprenditrici giovani fra i 30 e 50, con un livello di scolarizzazione più vicino al diploma che alla laurea. Se le maggiori difficoltà per l'apertura di una nuova impresa si registrano ancora per i ritardi della burocrazia, i fattori che rallentano sono anche conciliare la vita lavorativa, l'accesso al credito da parte delle banche che ancora sono prudenti nel concedere finanziamenti alle imprese.

“Le donne sono la forza nuova dell'imprenditoria” sottolinea Paola Sansoni Presidente nazionale Cna Impresa Donna “hanno creatività, voglia di mettersi in gioco e i dati lo confermano con l'aumento del 22%, soprattutto per ciò che riguarda le giovani imprese rispetto al contesto generale”.

Nelle diverse stratificazioni del questionario emerge anche come i maggiori punti di forza delle nuove imprenditrici siano il rapporto con i clienti, la qualità di ciò che producono, come conferma il direttore del Centro Studi che ha elaborato i dati Giovanni Dini “dai risultati si evince chiaramente che le imprese femminili delle Marche si sono attivate a delle intuizioni che si sono espresse poi nelle imprese, mentre nel Mezzogiorno le imprese si costituiscono perché il lavoro non coincide con la famiglia; ciò che limita soprattutto è la burocrazia che rallenta il sorgere di nuove imprese”.

Una giovane imprenditrice, Loredana Morici, che opera nell'ambito della comunicazione sottolinea come “c'è un approccio diverso a ciò che si faceva un tempo, oggi la vera parità sta anche nel saper valutare le competenza e le professionalità di chi riesce a distinguersi; la condizione di noi donne dovrebbe riguardare soprattutto il contesto e quindi la scuola, la sanità, le mense che ci permetterebbero di vivere bene come madri e come imprenditrici”.

Sarà quindi la CNA Impresa Donna, alla luce dei risultati del sondaggio portare al tavolo delle diverse istituzioni locali le difficoltà del mondo femminile imprenditoriale, confermata dalla presenza all'incontro odierno delll'Assessore alle Pari Opportunità del Comune di Ancona Emma Capogrossi.

Qui l'indagine completa della Cna.