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Imprese femminili: Cataldi, "Le Marche un pò meglio dell'Italia, la provincia di Ancona un pò meglio delle Marche"

Giorgio Cataldi 2' di lettura Ancona 05/03/2015 - Le imprese femminili marchigiane sono 39.799: vale a dire il 22,9% del totale delle imprese della regione che è un po’ più vocata alla titolarità femminile rispetto alla media Italiana (a livello nazionale infatti le imprese guidate da donne sono il 21,6%).

Nel nostro Paese il tasso di femminilizzazione del tessuto imprenditoriale presenta punte più elevate in punte più elevate in Molise, 28,3%, Basilicata 26,5%, e Abruzzo 25,7% mentre i valori più bassi si riscontrano nel Trentino Alto Adige (17,3%), in Lombardia (18,2%) e nel Veneto (19,3%). In ambito marchigiano, la provincia di Ancona conta 10.959 imprese femminili, con un tasso di femminilizzazione del 23,4%, leggermente più elevato dunque della già discreta media regionale.

Commenta il Presidente della Camera di Commercio di Ancona Giorgio Cataldi “Certo, il dato Marche e in particolare quello di Ancona sulla presenza di imprese a titolarità femminile è migliore rispetto a quello nazionale. Nondimeno non lo saluterei ancora come un successo: le imprese guidate da donne non rappresentano neanche il 30% della totalità, si tratta perlopiù di imprese individuali e sono concentrate in settori tradizionalmente femminili di servizio e assistenza alla persona. La strada dunque è ancora lunga. Le donne devono fare i conti con disparità importanti tanto a livello di mansione quanto di retribuzione nonostante siano mediamente più scolarizzate e aumenti progressivamente il numero delle studentesse nei percorsi di studio ad indirizzo tecnico scientifico proprio per rispondere meglio alle esigenze del sistema produttivo. Ancona peraltro ha una Politecnica d’eccellenza che prepara ogni anno brillanti laureati e soprattutto laureate che si fanno valere nelle imprese (lo abbiamo visto nell’ambito del nostro progetto “Talenti perla crescita”). Quando registreremo una maggiore parità nelle titolarità di azienda e una presenza di donne in ruoli apicali anche in settori ritenuti maschili, beh allora avremo fatto un significativo passo avanti. Qualcosa si muove anche nelle istituzioni di più antica tradizione come la nostra: nel rinnovato Consiglio della nostra Camera di Commercio siedono ora 8 donne, e un movimento di questo genere è sempre un buon segnale da incoraggiare”.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 05-03-2015 alle 17:30 sul giornale del 06 marzo 2015 - 1193 letture

In questo articolo si parla di confartigianato, economia, giorgio cataldi, Camera di Commercio di Ancona

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