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Oro rosso: la polizia arresta ladro di rame

rame 2' di lettura Ancona 12/03/2015 - La Polizia di Stato arresta un giovane italiano che tentava di asportare grondaie.

La Squadra Volanti della Questura di Ancona ha tratto in arresto un pluripregiudicato di origini siciliane, ma residente da anni in questo capoluogo, mentre tentava di rubare un discendente in rame da uno stabile di via Colleverde. Mercoledì mattina, infatti, gli inquilini di un palazzo sono stati richiamati dai rumori provenienti dall’esterno dello stabile e, non credendo ai loro occhi, hanno trovato un giovane che, arrampicatosi sulla grondaia, cercava di potar via un discendente di rame adibito per la raccolta delle acque piovane, tentando di staccarlo dalla sua sede con un grosso cacciavite. Visto che il ladro continuava il suo “lavoro”, incurante delle persone affacciatesi dalle finestre e che cercavano di dissuaderlo, gli inquilini dello stabile, preoccupati e allibiti da quanto stava accadendo sotto i loro occhi, hanno chiamato il 113 della Questura. Immediatamente una pattuglia delle Volanti si è portata in via Colleverde, dove ha trovato il ladro che, udito il suono della sirena della polizia, scendeva dalla grondaia e tentava invano di cercare un varco di uscita tra la folla dei residenti che si erano riversati nell’atrio dello stabile formando un vero cordone per impedirne la fuga. Il malvivente è stato immediatamente bloccato ed arrestato:, dalla perquisizione, i poliziotti hanno rinvenuto non solo un cacciavite lungo 29 cm, arnese con cui stava cercando di staccare la grondaia, ma anche numerosi attrezzi atti allo scasso, occultati nel grande piumino che indossava.

Il ladro, noto pluripregiudicato, di 29 anni, probabilmente stava tentando un furto su commissione, visto che negli ultimi anni il rame, l’oro rosso, è nel mirino dei mercati criminali. Infatti la continua e sempre crescente richiesta ha fatto sì che la sua quotazione nel mercato sia triplicata. Il giovane arrestato, sicuramente dopo il furto avrebbe consegnato il suo bottino di rame a rottamai e grossisti ricettatori per poi, fondere il metallo e trasformarlo in anonime barre per essere venduto all’estero. Le Volanti hanno spezzato il primo anello della catena del mercato criminale e tutte le indagini sono ancora in corso per scoprire l’identità di eventuali malviventi disposti a comprare e smerciare oggetti in rame.






Questo è un articolo pubblicato il 12-03-2015 alle 15:20 sul giornale del 13 marzo 2015 - 1064 letture

In questo articolo si parla di cronaca, rame, articolo

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