comunicato stampa
Conerobus, il Comune studia la privatizzazione. Mancinelli: "Servono 10 o 15 milioni per vincere la gara"

Faccia a faccia durato circa un'ora, non sono mancate le scintille. «Non siamo per le privatizzazioni selvagge, ne abbiamo dato prova con Multiservizi e Anconambiente, ma dobbiamo affrontare il problema: servono investimenti per 10 o 15 milioni per vincere la gara per l'affidamento del servizio. Cifra che Conerobus difficilmente può mettere sul piatto. Così rischiamo di svalorizzare Conerobus, lasciare dipendenti e servizio in mano ai privati, senza avere margini per la scelta di un partner. Per questo siamo approfondendo l'ipotesi di vendita delle quote di Conerobus, senza fare scelte ideologiche. Ogni decisione sarà discussa in Consiglio comunale, con la massima trasparenza» ha dichiarato il sindaco Mancinelli per rassicurare i lavoratori. A motivare l'ipotesi, c'è la prossima gara che deciderà il gestore del trasporto pubblico di Ancona e Provincia. Gara europea, possono arrivare offerte da ogni Paese, se Conerobus dovesse perdere la gara, i lavoratori dovranno essere assorbiti dal nuovo gestore, lasciando il Comune a mani vuote. Il bando si aprirà entro fine anno.
«Il mercato è appetito e serviranno investimenti in tecnologie e nuovi bus per vincere la gara» ha aggiunto Mancinelli. Di qui, l'ipotesi di far entrare un privato in Conerobus, vendendo le quote del Comune, che possa portare investimenti. Chi? Già ci sono stati contatti e manifestazioni di interesse, tra cui Busitalia, società del gruppo Ferrovie dello Stato, che gestisce il Tpl in Toscana, Umbria e Veneto. Il sindaco Mancinelli ha definito Busitalia «migliore di altri» perché società controllata dallo Stato, che applica lo stesso contratto di lavoro di Conerobus. Le parole di Mancinelli non hanno comunque fugato tutti i dubbi dei sindacati, che chiedono garanzie del mantenimento dei livelli occupazionali e del servizio per i cittadini.

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