Sicurezza: la Cgil incontra il Prefetto

Una richiesta immediatamente riscontrata che interpretiamo non come atto dovuto, ma la contrario segno di grande disponibilità ed attenzione nei confronti delle problematiche del lavoro e verso le organizzazioni sindacali in generale. Una linea che ha sempre contraddistinto la Prefettura di Ancona, alla quale evidentemente non si intende venir meno. Per quanto ci riguarda è nostra intenzione rappresentare le valutazioni cui questa organizzazione sindacale è giunta in tema di “sicurezza”.
Proprio mentre soggetti, con ruoli istituzionali, agitano la delicata questione per finalità diverse, elettoralistiche, purtroppo assai distanti dalla sintesi efficace che servirebbe. Torna l’idea delle “ronde in città e non solo”, fino alla richiesta di un “pattugliamento notturno armato”. Di questo passo chissà dove si arriverà. Mentre cittadini, associazioni di imprenditori e operatori chiedono misure adeguate, certe e sostenibili. Abbiamo un’altra “idea di sicurezza”: ed è quanto intendiamo sostenere. Ovviamente, un punto di vista parziale, di un Sindacato che non si sottrae alla propria responsabilità, di soggetto rappresentativo -come hanno confermato le elezioni RSU-, che intende contribuire attivamente alla soluzione dei problemi della comunità, valorizzando funzioni, ruolo, e identità della PM.
Con tutta l’attenzione che serve nei confronti di altre realtà del nostro territorio, per delineare un quadro completo della condizione dei Corpi. La FP CGIL Ancona ha -da tempo- messo in campo tutta la propria disponibilità per contribuire alla ricerca di intese, a sviluppare fattiva collaborazione tra i vari soggetti chiamati ad operare in questo campo. Soggetti che necessitano, come peraltro avviene, non solo di effettivo coordinamento, ma anche del riconoscimento pieno di pari dignità. L’appuntamento di mercoledì sarà un’interessante occasione d’incontro per uno scambio di vedute, al fine di rendere chiaro il quadro generale e condividere interventi coerenti nella situazione data, di emergenze cittadine legate a un bisogno di sicurezza crescente, inteso nell’accezione più ampia del tema. Pensiamo alla complessità della domanda sociale legata anche alla terribile crisi economica, con situazioni di emergenza ed esasperazione (mancanza del lavoro, perdita dell’alloggio, precarietà economica…). Servono certo politiche di contrasto alla criminalità e non di meno politiche sociali territoriali. Certo consapevoli del quadro generale di difficoltà, di una situazione che registra una contrazione di risorse economiche e di personale, di cui tutti, ad ogni livello, devono finalmente farsi carico. Altrimenti non se ne esce.

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 18-03-2015 alle 23:40 sul giornale del 19 marzo 2015 - 1072 letture
In questo articolo si parla di attualità, fp cgil, fp cgil marche, Andrea Raschia
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