Inrca: ricerca d’eccellenza, risorsa per il territorio. E’ quanto emerso dalla conferenza in Regione

L’Inrca è un’opportunità di crescita per il territorio di cui le Istituzioni locali devono essere consapevoli, che crea valore e occupazione. Un concetto che è stato ribadito da tutti i relatori della conferenza di ieri pomeriggio “Inrca: testimonianza di eccellenza per la ricerca anche in Europa”, organizzata dall’Inrca e dall’Associazione “Amici del geriatrico” presso la Regione Marche.
“Alla vigilia delle elezioni regionali bisogna decidere se consolidare la nostra posizione come ente di ricerca di caratura nazionale, dando quella risposta di solidità che l’Istituto merita” – ha ribadito in apertura il Direttore Generale Giuseppe Zuccatelli. Un patrimonio scientifico e sanitario ad alta specificità che si differenzia dagli altri presidi ospedalieri regionali sia per l’attività di ricerca sul campo (l’Inrca è riconosciuto dal Ministero come Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico), sia per l’età dell’utenza (ad esempio nel reparto di neurologia l’età media dei pazienti è di 78 anni, contro i 65 della regione).
“Un Istituto - ha sottolineato il Dott. Andrea Gioacchini (in Rappresentanza del Presidente Don Vinicio Albanesi) con una vocazione nazionale ben precisa e potenzialità enormi. Il tema dell’invecchiamento infatti richiede un’attenzione sempre maggiore, anche per i paesi in via di sviluppo”. Si calcola che in Italia nel 2030 gli anziani saranno 16 milioni. Un settore in cui la ricerca ha un ruolo fondamentale, sia per diminuire il più possibile gli anni in situazione di disabilità, ma anche nel campo delle tecnologie assistive, ambito in cui la Regione Marche è tra le prime nel Paese anche grazie al contributo dell’Inrca.
Una ricerca forte ma da potenziare, ha aggiunto Fabrizia Lattanzio, Direttore Scientifico “i fondi vinti per la ricerca a progetto provenienti da bandi europei e ministeriali dal 2009 ad oggi ammontano complessivamente a 23 milioni e 500 mila euro, con più di 8 milioni di euro per il 2015”. Soldi con cui l’Inrca ha stipulato contratti per 42 ricercatori, coinvolti in studi sulla terza età a tutto campo, anche nel sociale.
Ne ha parlato Andrea Principi, del Centro di Ricerche Economico-Sociali per l’Invecchiamento, illustrando i progetti Mopact e “EWL – Estendere la vita lavorativa”, nati con l’obiettivo di studiare la longevità come opportunità per la società e le conseguenze del prolungamento dell’età da lavoro. Una ricerca però che rischia di non avere adeguati spazi nel progetto del nuovo ospedale, ha ricordato l’Ing. Gaetano Rocco sottolineando come “ con un appalto di 52 milioni e 800 mila euro e solo 1000 euro al metro quadrato, non è possibile costruire una struttura di livello”. Alla conferenza introdotta da Aldo Tesei, Presidente dell’Associazione “Amici del Geriatrico”, hanno partecipato anche l’onorevole Mariapia Garavaglia, Piero Ciccarelli, Direttore Dipartimento Sanità, Gianni Genga, Direttore Generale Asur, Roberto Ghiselli, Segretario Confederale Cgil Marche, Raffaele Miscio, Cisl Marche, Antonio benedetti, Preside della Facoltà di Medicina dell’Università Politecnica delle Marche.
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 24-03-2015 alle 10:29 sul giornale del 25 marzo 2015 - 1719 letture
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