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Marcolini e Ceriscioli a lavoro insieme sulla variazione di bilancio

4' di lettura Ancona 30/03/2015 - Cerisicoli e Marcolini iniziano a parlare insieme del programma di governo per il primo semestre. A chi chiede se Marcolini sia presente solo per rinnovare la poltrona, Ceriscioli replica che nulla è ancora deciso, ma che appena vinte le elezioni farà conoscere il nuovo assetto regionale.

La novità di Luca Cerisicioli e l’esperienza di Pietro Marcolini si sono incontrate lunedì pomeriggio nella sede regionale del PD per discutere del programma che si intende portare avanti nei prossimi sei mesi dopo la vittoria. Vittoria di cui l’ex sindaco di Pesaro si dice assolutamente convinto. Già martedì 31 si discuterà infatti in consiglio regionale il tema del riordino delle province con la relativa allocazione delle risorse e la conseguente preoccupazione per le modifiche ai contratti di lavoro, oltre a votare per la possibilità di eleggere fino a tre rappresentanti esterni della giunta. Altri punti da trattare nel consiglio del 8-9 aprile saranno invece il POR e il bilancio.

In questa prima uscita insieme i due ex sfidanti hanno voluto confrontare i loro programmi per costruire un percorso comune. Ceriscioli non ha potuto fare a meno di attribuire a Marcolini una serie di proposte interessanti come il fondo casa per le giovani coppie e i provvedimenti per l’assunzione dei giovani marchigiani. Resta il fatto che la Regione ha dei limiti economici da superare procedendo con cautela nella realizzazione delle innovazioni. Per il professore di matematica questi anni di governo regionale hanno dato frutti positivi ad esempio nel sociale, ma bisogna fare meglio. Per riuscirci Marcolini spiega che con il collega sono stati trovati trecentoquindici milioni di euro impegnati ma non spesi fino al 2014. Di questi se ne vogliono reinvestire sessanta. L’Assessore al bilancio si getta a capofitto in un elenco di cifre da destinare a vari capitoli di spesa. Per le strade ex ANAS de-finanziate dello stato parla di 2,9 milioni di euro, 2 milioni vanno al dragaggio dei porti, 1 milione al ripascimenti delle spiagge e 1,5 milioni alla manutenzione dei fiumi. Ad essere destinati all’edilizia residenziale e studentesca sono 3,65 milioni, mentre 3,5 milioni vanno alla strumentazione scientifico – didattica e alla banda ultra larga richieste dalla Buona Scuola (Marcolini strabuzza gli occhi nel constatare come il governo centrale abbia stanziato un miliardo di euro per l’istruzione dopo averne tagliati sette). Una somma di 750 mila euro dovrebbe andare ai parchi, che stanno attraversando un periodo di difficoltà, e 6 milioni sono destinati alla nuova sede regionale della Protezione Civile, visto che quella vecchia, costruita a Valle Miano è, ironicamente, a rischio allagamento. Sono 2,2 i milioni che vanno agli emotrasfusi, 4 al diritto allo studio e 15 alla ricerca sui trasporti e sul sociale. Investire sul sociale consente infatti di spendere meno rispetto ad una capitalizzazione sulla sanità ottenendo gli stessi risultati. Infine sono quaranta i milioni che si vorrebbero ottenere dalla vendita dell’I.N.R.C.A. e che si spera di reinvestire nel primo semestre di governo.

Quella che si vuole dare è l’immagine di un PD unito sulle cose da fare e unito a sostegno dei marchigiani. Un’unità che c’è secondo Marcolini in giunta regionale, dove, nonostante la recente spaccatura politica con Spacca, le decisioni vengono prese all’unanimità, per un mantenuto senso di responsabilità verso gli elettori. Il candidato del centrosinistra afferma di essere sempre stato uno di quelli “per i conti che tornano”, ma si dice convinto di dover spendere per far funzionare i servizi. Tornando agli aspetti più squisitamente politici di queste elezioni Cerisicoli sente di poter affermare ormai chiusa la partita con l’UDC, in una situazione diversa da quella realizzatasi a livello nazionale con la nascita dell’area popolare. Pone anche un punto fermo sul sindaco Mancinelli, che in un periodo critico di commissariamenti e assenza di amministrazione del capoluogo, ha saputo far recuperare forza e credibilità al PD anconetano. Non si sbilancia invece sulla possibilità di una poltrona per Marcolini, che sarebbe presente in qualità di consulente economico. “L’assetto lo deciderò solo dopo che verrò eletto”.


di Enrico Fede
redazione@vivereancona.it

 







Questo è un articolo pubblicato il 30-03-2015 alle 18:15 sul giornale del 31 marzo 2015 - 954 letture

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