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Zinni: "Province, legge pasticcio. Le Marche limitano i danni ma il 50% dei dipendenti rischiano il posto"

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Oggi abbiamo votato la legge di riordino delle funzioni che dalle Province tornano alla Regione. Con il pasticcio creato dalla legge Del Rio si rischia che il 50% del personale vada in mobilità, un'anticamera prima della disoccupazione.

Il consigliere regionale di Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale, Giovanni Zinni, si è astenuto. "La legge approvata - ha detto - è il minimo sindacale della Regione per i dipendenti delle Province che, stando alla riforma Del Rio, rischiano di fare la fine dei dipendenti pubblici della Grecia. Il Governo Renzi continua a prevedere tagli agli Enti locali. Un disastro. Una finta riforma perché non si ha coraggio di chiudere le Province o, addirittura, le Regioni. Perché questa legge non ha seguito, come avrebbe dovuto, un iter costituzionale e perché non dice come si garantiranno i servizi ai cittadini. Non è così che si riformano gli Enti locali. Soprattutto far rischiare ai dipendenti una lista d'attesa di due anni prima del licenziamento non è serio".

La proposta di riordino delle Province, all'esame del Consiglio regionale, è passata con 27 voti favorevoli e 9 astenuti. Le funzioni "non fondamentali" saranno riassunte dalla Regione. Tra i settori interessati anche il turismo, i beni culturali, la viabilità, il trasporto pubblico locale, la difesa del suolo, la caccia, la pesca nelle acque interne, la formazione professionale, i servizi sociali, le farmacie, l’artigianato, l’agricoltura, l’edilizia residenziale pubblica.

"Restano nel limbo - aggiunge Zinni - gli agenti della polizia provinciale. Su di loro non ci garanzie ma è evidente che debba rimanere esclusa dal riordino e restare operativa nelle Province per quanto riguarda i reati contro l'ambiente. Ma si devono trovare i soldi per farli operare e per garantire gli stipendi. Fratelli d'Italia Alleanza Nazionale non è un partito legato alla conservazione: avevamo depositato in parlamento una proposta di legge per chiudere Province e Regioni e passare a un nuovo Ente intermedio. Tuttavia, se le cosiddette riforme sono queste, è meglio tenersi l'esistente. Ma è una grave sconfitta della politica. Il governo Renzi è una sciagura incapace di fare riforme vere e che ha tagliato 230 milioni di euro alle Marche senza contropartite. Tutte le leggi della Regione Marche sono ancora a zero e la variazione di bilancio in arrivo coprirà solo parzialmente le esigenze del territorio".


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da Giovanni Zinni (AN-FDI)
Consigliere Regionale Marche


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