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comunicato stampa

Redditi sempre più bassi, Cisl: 'Riformare il sistema del fisco'

3' di lettura

La proposta di legge ad iniziativa popolare per la revisione del sistema fiscale presentata dalla Cisl nazionale è stata al centro di un seminario di approfondimento organizzato dalla Cisl Marche mercoledì 22 aprile 2015, al Conero Break di Ancona.

Quella fiscale rappresenta per la Cisl una delle più importanti riforme che interessano il paese, necessaria per coniugare giustizia sociale e sviluppo economico. La proposta di legge ha come cardini l'introduzione di un bonus di 1.000 euro annui per tutti i contribuenti con un reddito individuale fino a € 40.000 e la previsione di un Nuovo Assegno Familiare (NAF) che accorpi gli attuali assegni familiari e le detrazioni per coniuge e figli a carico. Le risorse per finanziare questi interventi vanno reperite contrastando l'evasione fiscale tramite meccanismi di contrasto di interessi fra venditori e compratori e introducendo un' imposta ordinaria sulla grande ricchezza netta, con esclusione delle prime case e dei titoli di Stato. Sullo sfondo resta aperta la necessità di apporre un tetto complessivo alla tassazione centrale e periferica, nel più ampio contesto di un riordino ponderato delle istituzioni locali e del rapporto tra prelievo fiscale e servizi erogati da queste ultime.

“Con la raccolta delle firme – dichiara il Segretario della Cisl Nazionale Maurizio Petriccioli – chiediamo ai cittadini di scrivere una nuova alleanza con lo Stato sul tema del fisco, alleggerendo il carico sui redditi medio bassi e salvaguardando un bene fondamentale delle famiglie italiane come la prima casa”. A livello territoriale l'azione della Cisl Marche si è espressa in questi anni tramite accordi con le amministrazioni locali . 141 sono gli accordi siglati tra il 2011 e il 2014, dei quali 124 a livello locale e 17 a livello regionale. «Il 75% di questi accordi - sostiene il Segretario Generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo- hanno avuto ad oggetto politiche fiscali e tariffarie.

Con la Regione Marche, abbiamo concluso accordi istitutivi di un speciale Fondo anticrisi , rinnovato annualmente, che ha reso disponibili, dal 2011 ad oggi, circa 44 milioni di € per misure di sostegno dei lavoratori marchigiani che hanno perso il lavoro e per le loro famiglie. Stimiamo inoltre che circa altri € 7 milioni, nello stesso periodo, siano stati messi a disposizione dai vari Fondi comunali, istituiti con accordi con i sindacati». Grande è la preoccupazione della Cisl per il venir meno di questi strumenti per l’anno in corso. Nel corso dei lavori del seminario è stata presentata la ricerca "Redditi, tasse e imposte nelle Marche: 2010-2014" a cura del Prof. Filippo Elba dell'Università degli studi di Firenze.

La ricerca, basata su dati del Caf Cisl delle Marche, evidenzia che il reddito medio dei contribuenti marchigiani nel 2013 ammonta a € 20.460 (contro una media nazionale di € 21.828), con una riduzione dello 0,44% sul 2012 . Più in generale, riferendosi a dati della Banca d’Italia, nel periodo 2012-2006 per le famiglie marchigiane il reddito disponibile è diminuito del 12.34%, il risparmio del 29.63%, la ricchezza netta del 12.09%, i consumi del 7.15% Per quanto riguarda la pressione fiscale sulle famiglie marchigiane , dai dati emerge, come principale effetto della riduzione dei trasferimenti statali, il rilevante incremento delle aliquote effettive delle addizionali locali (dati Caf Marche), che tra il 2008 e il 2013 sono cresciute, in media del 40%.



Questo è un comunicato stampa pubblicato il 22-04-2015 alle 18:41 sul giornale del 23 aprile 2015 - 1015 letture