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Stefano Tombolini ufficializza la sua candidatura per Marche 2020 "Non c’è voglia di impegnarsi per la casta, ma per la Regione"

Stefano Tombolini 3' di lettura Ancona 27/04/2015 - Gianmario Spacca ufficializza la candidatura a consigliere regionale di Stefano Tombolini per Marche 2020. Si parla di sanità, economia e sviluppo chiedendo realismo e si chiede al PD di tornare ad essere un partito di centrosinistra per continuare una politica iniziata dieci anni fa.

C’era una volta Ancona 60100. Ma il passaggio successivo per Stefano Tombolini è Marche 2020, a fianco del governatore uscente Gian Mario Spacca, che ne ufficializza la candidatura lunedì sera al ridotto delle Muse. Il Presidente giustifica però la sua di candidatura, la terza, come “una scelta dettata dalla coscienza. Non avevo mai posto la questione del mio terzo mandato, avevo solo chiesto la continuazione di una politica di centro-sinistra. Il PD ha perso la bussola e non è un caso se i fondatori stessi del PD, come Romano Prodi, hanno rinunciato alla tessera. I amo la mia regione e voglio concludere la mia esperienza al suo interno, trasformando le Marche in un modello di comunità di riferimento per l’Italia”. Parla di sanità e macroregione e trova il modo di presentare il suo programma in due punti che prevedono il riposizionamento di Ancona come capoluogo delle Marche e capitale della macroregione Adriatico Ionica e la ripresa della produzione di reddito per riattivare i consumi. Pone Luca Ceriscioli di fronte al dilemma di un’impossibilità di utilizzare il modello delle unioni comunali tipico del sud dell’Emilia Romagna in un contesto territoriale storicamente policentrico come quello delle Marche, “non avvezze alle grandi dimensioni”. Sostiene che devono essere le imprese a diventare efficienti perché le Marche non hanno mai ricevuto fondi eccezionali per qualsivoglia attività di pubblico interesse. “Solo il rapporto reciproco che si è creato tra noi, Regione Marche, e le imprese ha fatto sì che queste ci pagassero regolarmente delle tasse più alte del dovuto che hanno permesso di migliorare la sanità marchigiana e produrre film come quelli su Leopardi o Matteo Ricci”. Premia la scelta di Tombolini di “diventare punto di riferimento per Ancona”.

Il consigliere comunale di 60100 propone agli altri candidati di Consiglio Regionale di essere realisti: “Non facciano pronunciamenti, come reddito di cittadinanza o lavoro per tutti, che non sono sostenibili. Sono discorsi populisti e da bar”. Tombolini ha deciso di proiettarsi in Regione per realizzare da lì i suoi progetti di sviluppo, a partire da un servizio di trasporti ecosostenibili fondati sul modello intermodale con parcheggi scambiatori e autobus o tram. Per il porto, che definisce “terminale dei traffici portuali europei” chiede la realizzazione dell’uscita ovest. Prevede infine di studiare un piano di riconversione di quelli che sono (Lancisi e Poliamburatori) o si prevede diventeranno (Salesi e INRCA) dei “contenitori vuoti che non potranno essere resi funzionali a breve se non si realizza un progetto economico funzionale”.

Tombolini avanza la proposta di una campagna elettorale fatta porta a porta invitato dagli amici nelle case di altri amici: “Voglio fare la campagna elettorale porta a porta invitato da voi! Non c’è voglia di impegnarsi per la casta, ma per la Regione”.


   

di Enrico Fede
redazione@vivereancona.it

 







Questo è un articolo pubblicato il 27-04-2015 alle 21:40 sul giornale del 28 aprile 2015 - 2249 letture

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