comunicato stampa
Paolo Eusebi: "Ma continuerò a..."

Il fatto di non candidarmi per le prossime regionali e che abbia deciso invece di lavorare sul territorio per costruire quel qualcosa di nuovo di cui le Marche hanno bisogno, non significa che il nostro dialogo si debba interrompere. Ora dobbiamo infatti cercare di non disperdere questo patrimonio comune che abbiamo messo insieme. Tradotto: continuerò a rompervi le scatole con le mie annotazioni, i miei mantra, le mie proposte. Tradotto ancor di più: uomo avvisato mezzo salvato.
Del resto, qualcuno si è chiesto e mi ha chiesto come mai non mi sia candidato per Marche 2020. Io che vi ho sempre creduto e che ho sempre creduto in Gian Mario Spacca, convinto che pur non essendo S. Francesco, ha una di molto superiore capacità amministrativa, una lungimiranza preziosa per le Marche e rappresenta un argine all'ingordigia piddina (anche se dentro quel partito c'è pure qualche persona competente e perbene). Qualcuno s’è dato una risposta cattivella: l’hanno fatto fuori! Ma non è affatto così. Sono e resto una voce libera, purtroppo povera di mezzi economici, per nulla legato alle poltrone (l'ho dimostrato più volte con i fatti e non con le chiacchiere), pronto a mettere a disposizione della comunità tutta la mia esperienza politica e amministrativa. Continuo infatti a credere fermamente nell'idea di Marche 2020 e credo ci sia la necessità di provare a lavorare sul territorio per dare respiro ad un progetto politico per liberare le Marche dall’oppressione egemonica di un Pd sempre più pesarocentrico, sempre più racchiuso nell'interesse personale o di lobby, interne o esterne, che tratta i marchigiani come sudditi e che “manda per le pezze” le nostre città, come la mia amata Ancona.
Si tratta di un lavoro non facile ma che va fatto con vero spirito di servizio per la comunità. E’ comunque evidente che per Spacca e per il suo, il nostro progetto, sono sempre pronto a lavorare in tutte le forme e modi possibili. Non smetterò di lottare per evitare che il renzismo (e gli 'ismi' in politica generalmente portano disgrazia), centrale con la sua legge elettorale liberticida, il suo disinteresse totale per la giustizia sociale e il lavoro, la sua spregiudicatezza nelle balle elettorali e di periferia con le sue bande, impoverisca la nostra gente, pregiudichi lo sviluppo delle Marche e restringa gli spazi di democrazia.

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