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comunicato stampa

I vertici del Sappe in visita alle carceri ad Ancona e Pesaro. Lieve miglioramento per l'affollamento

2' di lettura

Donato Capece, Sappe

Il Segretario Generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe, Donato Capece, visiterà martedì 12 maggio le carceri di Pesaro, Ancona e Barcaglione. Lieve miglioramento per l'affollamento ma solo in alcune città: i dati.

“L’iniziativa del SAPPE è portare una concreta testimonianza di vicinanza ai poliziotti penitenziari in servizio nelle Marche, che hanno risentito poco dei provvedimenti legislativi finalizzati a ridurre il numero delle carceri”, spiega Capece.

“Nel confronto tra il 2015 e il 2014, infatti, i detenuti nelle Marche sono calati di poche decine, sessanta, mentre gli eventi critici accaduti nei penitenziari regionali sono rimasti significativi. Nei penitenziari delle Marche, negli ultimi dodici mesi del 2014, si sono contati complessivamente il suicidio di tre detenuti, 28 tentati suicidi sventati in tempo dai Baschi Azzurri, 243 episodi di autolesionismo, 96 colluttazioni e 11 ferimenti. Per fortuna delle Istituzioni, gli uomini della Polizia Penitenziaria svolgono quotidianamente il servizio in carcere con professionalità, zelo, abnegazione e soprattutto umanità, pur in un contesto assai complicato per il ripetersi di eventi critici. Ma devono assumersi provvedimenti concreti: non si può lasciare solamente al sacrificio e alla professionalità delle donne e degli uomini della Polizia Penitenziaria la gestione quotidiana delle costanti criticità delle carceri marchigiane e del Paese tutto”.

E sulle ventilate ipotesi di riorganizzare ed accorpare le Forze di Polizia del Paese, Capece spiega: “Vogliamo governare il cambiamento ventilato sulla riorganizzazione delle Forze di Polizia, ma non accettiamo una marginalizzazione della Polizia Penitenziaria. Per questo chiediamo al Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi di incontrarci e ascoltarci, orientando l’Esecutivo ad una eventuale razionalizzazione che rispetti la storia e l’identità di ogni Corpo di Polizia, esaltandone le peculiarità e l’efficienza: ma non siamo affatto d’accordo ad una marginalizzazione della Polizia Penitenziaria. La sicurezza dei cittadini non può essere oggetto di tagli indiscriminati e ingiustificati. E la realtà è che con sei miliardi di tagli che i vari Governi Prodi, Berlusconi, Monti, Letta e Renzi hanno operato dal 2008 ad oggi, i cittadini sono meno sicuri perché ci sono meno poliziotti a controllare le loro case e i quartieri, meno poliziotti penitenziari nelle carceri a fronte di un numero di detenuti che sta tornado ad aumentare esauriti gli effetti “taumaturgici” della sentenza Cedu – Torreggiani, meno forestali contro le agromafie e le ecomafie per la tutela dell’ambiente, meno vigili del fuoco a difenderci da disastri e calamità, a garantire sicurezza e soccorso pubblico”.

In allegato alcuni dati Sappe sull'affollamento nei carceri marchigiani.



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Donato Capece, Sappe

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 11-05-2015 alle 15:12 sul giornale del 12 maggio 2015 - 1214 letture