Riforma Autorità portuali: due le autorità di sistema per l'Adriatico

Piano strategico nazionale portualità e logistica. Saranno due le autorità di sistema per l'Adriatico.
Con riferimento al documento reso pubblico in data odierna, che rielabora profondamente il lavoro svolto nel corso del 2014 e dei primi mesi del 2015 dal Ministero infrastrutture e trasporti, il Presidente Rodolfo Giampieri ha commentato: “Il documento sembra costituire l’esito dell’articolato percorso di riforma della portualità e della sua governance. Nel contesto dell’Associazione dei porti italiani (Assoporti) l’Autorità portuale di Ancona ha sempre sostenuto una riforma che consentisse al settore un migliore coordinamento a livello nazionale, in coerenza con le politiche comunitarie che hanno individuato le infrastrutture strategiche ed i rispettivi corridoi di collegamento.
La nuova proposta, per quanto riguarda l’Adriatico, prevede 2 autorità di sistema: una dei porti pugliesi e l’Autorità del nord Adriatico che include i porti di Ancona, Ravenna, Venezia e Trieste. In qualsiasi scenario le potenzialità del porto di Ancona dovranno essere valorizzate, in considerazione della funzione dello scalo come snodo intermodale a servizio di un consistente flusso di traffici internazionali di merci (oltre 8 milioni di tonnellate/anno) e passeggeri (più di un milione ogni anno, esclusi i croceristi). Inoltre non va sottovalutata la posizione baricentrica di Ancona nel contesto del nuovo scacchiere della macroregione Adriatico Ionica. Non si tratta quindi di visione campanilistica, ma di dati obiettivi che confermano la rilevanza del porto e del territorio di riferimento. La nostra attenzione maggiore sarà posta, infine, a che la nuova proposta assicuri maggiore competitività e lavoro per tutti gli scali.”
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 22-05-2015 alle 17:24 sul giornale del 23 maggio 2015 - 1600 letture
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