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comunicato stampa

Siamo medici, non burocrati: successo e partecipazione all'iniziativa della Fimmg Marche 'Studi aperti'

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I medici di famiglia chiudono la campagna di protesta e di informazione organizzata nel mese di maggio con grande soddisfazione per gli esiti ottenuti: dopo le garanzie fornite dal governo in settimana che hanno spinto la categoria ad evitare all'ultimo la proclamazione dello sciopero, sabato la partecipazione ampia e significativa all'iniziativa Studi Aperti ad Ancona, Senigallia Osimo e Castelfidardo (la manifestazione era stata inaugurata a Fabriano il 9 maggio e a Jesi il 10).

Ampia e significativa, quindi, per la presenza di numerosi cittadini che hanno ascoltato le ragioni della protesta da parte dei medici ma anche per quella di numerosi esponenti politici che hanno voluto incontrarli nei diversi ambulatori aperti sul territorio dalle 10. Grande soddisfazione hanno espresso i Dirigenti della Fimmg Marche (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale) che hanno potuto illustrare nei dettagli ai Cittadini i motivi della campagna di maggio.

"Abbiamo scongiurato lo sciopero per la nostra volontà di preferire il dialogo ed il confronto è vero - ha spiegato Massimo Magi, Segretario della Fimmg Marche - ma occorre mantenere alta l'attenzione su alcune situazioni critiche. Pertanto continueremo a vigilare con cura affinché la medicina di famiglia possa essere messa nelle condizioni di rispondere alle esigenze prima di tutto della popolazione e degli stessi professionisti che la esercitano.

Sarebbe grave compiere proprio ora dei passi indietro che compromettessero gravemente la qualità dell’assistenza e il rapporto di fiducia tra medico e paziente - ha proseguito Magi. Ecco perché ci scagliamo con forza contro l’atto di indirizzo Sisac, struttura che rappresenta le Regioni nella contrattazione con i medici di medicina generale, in occasione della quale è stato prodotto un documento la cui attuazione sarebbe un colpo durissimo per il valore dei servizi primari sul territorio.

I cittadini, di fatto, non avranno più il loro medico di fiducia, quel professionista che li accompagna per gran parte della loro vita". L'ultimo appello della Fimmg alla politica è pertanto netta e rappresenta un'altra sfida lanciata dai medici anche alle istituzioni marchigiane: "Vogliamo essere medici e non burocrati".





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 24-05-2015 alle 21:36 sul giornale del 25 maggio 2015 - 885 letture