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Inaugurata la banchina 26, il porto dorico punta in alto

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Si apre un momento storico per il porto di Ancona. Dopo anni di appalti, il 3 settembre è diventata operativa la banchina lineare 26, oltre i silos della zona fiera.

L’attracco della prima nave, la York Valiant battente bandiera portoghese, su cui si trova anche il capo pilota Serra, avviene alle 13.00, proprio durante il discorso inaugurale del Presidente dell’AP Rodolfo Giampieri: “Quest’opera, da cui può ripartire lo sviluppo della città è un po’ come la nascita di un figlio”. Un figlio che ha molti genitori, visto che Giampieri ringrazia il Comune, l’ingegner Piccinini della Regione, la Capitaneria di Porto e l’ingegner Laura Rotoloni per la realizzazione dei dragaggi. Afferma: “da questa collaborazione siamo riuscita a velocizzare l’opera per dare una risposta concreta ai nostri operatori per non indebolire il porto e il lavoro al suo interno. È il primo vero terminal del porto di Ancona, che ci consentirà di continuare a competere a livello nazionale e della Macroregione”.

Il percorso iniziato negli anni ’80 e durato oltre trent’anni e costato 35 milioni d’euro – messi a disposizione anche dall’Autorità Portuale poiché i fondi ministeriali non bastavano - vede dunque in questi primi giorni il suo primo frutto: una banchina con una lunghezza operativa di 335 m (anche se per ora ne sono utilizzabili 305 in vista della realizzazione della banchina 27), larga 45 e con un piazzale retrostante di 35000 metri quadri e una profondità del fondale antistante di 10,5 m. La nuova banchina consentirà di ridurre i costi di movimentazione merci, di lavorare contemporaneamente con più gru su due navi ormeggiate e di ormeggiare navi fino a 270 m di lunghezza.

L’impatto economico a pieno regime è stato valutato in 57 milioni di euro all’anno. Per l’Ammiraglio Ferrara si tratta di una carta vincente per competere con “tutti i porti italiani. Mi auspico che questa metamorfosi del porto dorico possa continuare”. Ma l’assessore Simonella, soddisfatta per il successo e per la rapidità dell’ultima fase getta il sasso sul tema dell’inter-modalità: “Ora la realizzazione della banchina 27 andrà di pari passo con lo sviluppo di soluzioni per l’inter-modalità, come il collegamento ferrato porto-mare”. Questo da l’occasione di concludere al consigliere Tombolini, che pur complimentandosi chiede che ora “l’Amministrazione pensi allo sviluppo di tutta la città e non solo del porto” e “una più rapida realizzazione dell’uscita Ovest”.





Questo è un articolo pubblicato il 03-09-2015 alle 14:00 sul giornale del 04 settembre 2015 - 1196 letture