Business dei falsi attestati per i permessi di soggiorno, denunciati venti cittadini bengalesi

Avevano messo in piedi un vero e proprio business della formazione. Da almeno sei mesi si facevano pagare dai 50 ai 500 euro per rilasciare certificazioni di studio che attestavano il superamento di corsi di lingua e cultura italiana - tenuti in due istituti - per cittadini extracomunitari.
Certificati palesemente falsi. Le indagini dei poliziotti della Squadra Mobile di Ancona, Sezione Criminalità diffusa, in collaborazione con l’Ufficio Immigrazione della Questura di Ancona, hanno permesso di denunciare alla competente Autorità Giudiziaria 20 cittadini bengalesi. Questi ultimi, infatti, hanno presentato tali attestati per ottenere il rilascio del permesso di soggiorno CE di lungo periodo. L'unica cosa che hanno ottenuto è stata una denuncia alla Procura della Repubblica preso il Tribunale di Ancona per il reato previsto e punito dall’articolo 5 comma 8bis del D.Lg.vo 286/98 ovvero, per aver contraffatto, alterato o comunque utilizzato documentazione falsa al fine di ottenere il rilascio della carta di soggiorno. Alcuni di essi, inseriti nella comunità locale e svolgenti attività lavorativa regolare, hanno pagato cifre che vanno da 50 a 500 euro per attestato. La collaborazione ha portato anche alla denuncia di alcuni loro connazionali, colpevoli della distribuzione della documentazione falsa.
I dubbi degli investigatori sono sorti a partire da una serie di errori grossolani presenti sulle certificazioni false, come “Questura di Falconara”, o errori grammaticali che facevano immediatamente presumere la falsità dei documenti. Ulteriori indagini e accertamenti incrociati effettuati anche presso gli istituti di istruzione realmente esistenti, confermavano che quelle carte non erano mai state decretate dalle scuole di lingue indicate negli atti. Erano invece state prodotte artigianalmente per le finalità illecite dirette al conseguimento della certificazione delle carte di soggiorno.
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 08-09-2015 alle 14:14 sul giornale del 09 settembre 2015 - 1060 letture
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