Stefano Caporossi è il nuovo Comandante Provinciale dei Carabinieri di Ancona

Una carriera che lo ha riportato nella sua regione d’origine. Dopo trentuno anni di servizio nell’Arma torna nelle Marche come nuovo Comandante Provinciale dei Carabinieri di Ancona, l’apecchiese Stefano Caporossi.
Partito da Montemarciano ha retto il comando di Reggio Calabria, per poi passare a quello del Reparto Sicurezza del Reggimento Corazzieri, proprio durante l’avvicendamento Napolitano – Mattarella – “avvenuto il giorno del mio compleanno”, dice. Dopo il ringraziamento ad Amoroso, nel discorso di insediamento di lunedì mattina afferma: “Siamo pochi ma non dobbiamo piangerci addosso. Per sopperire a questa mancanza è necessaria una collaborazione, che già funziona, con cittadini, amministrazioni e altre forze dell’ordine”. A suo parere il trend della criminalità locale – costituito principalmente da atti predatori, spaccio di stupefacenti e sfruttamento della prostituzione – si sta avviando verso una positiva discesa: “I dati indicano un calo dei fastidiosissimi reati contro il patrimonio, che minano la serenità del focolare domestico. Tuttavia non dobbiamo sottovalutare l’attuale clima di tranquillità”.
L’esperienza calabrese nel periodo dell’omicidio Fortugno gli ha infatti insegnato a conoscere bene l’attività della ‘ndrangheta, tanto da arrivare ad affermare che “in una realtà ben industrializzata, come quella del nostro territorio, anche se in un periodo di crisi, non possiamo escludere il radicamento della criminalità organizzata, ma solo delle indagini potranno confermarne l’effettiva presenza”. Intanto l’obiettivo principale da raggiungere è quello di “fermare la mobilità della criminalità. Perché non c’è solo la criminalità locale. Le arterie stradali e ferroviarie che portano nel capoluogo, infatti, sono molto comode per i malviventi provenienti da altre regioni”.
Questo è un articolo pubblicato il 21-09-2015 alle 12:23 sul giornale del 22 settembre 2015 - 2359 letture
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