A Torrette fondo pensione fatto con la cocaina, arrestato ex fornaio

Non si fidava delle banche e teneva tutto il suo denaro sotto al letto. Ma in casa aveva anche un altro tesoro che lo ha fatto finire in manette.
Un cinquantanovenne di Torrette, dopo aver venduto il suo forno, aveva preso a frequentare un fioraio del quartiere. Non lavorava in quell’esercizio, ma intratteneva diversi clienti. Dopo lunghe conversazioni, li portava a continuare a parlare all’esterno. I residenti, insospettiti da un tale comportamento – e sulla collaborazione della cittadinanza il direttore della mobile Virgilio Russo ha espresso tutta la sua ammirazione - hanno contattato il 113. In questo modo sono iniziati gli appostamenti della squadra mobile.
È bastato un primo controllo per trovare addosso a P. L. dieci involucri nascosti all’interno del suo pacchetto di sigarette e contenenti circa dieci grammi di cocaina. Un buon motivo per una perquisizione nella sua abitazione torrettana. Nelle credenze della cucina c’era circa mezzo chilo di cocaina, che avrebbe potuto fruttare almeno quarantamila euro, con un paio di bilancini di precisione e parecchio cellophane e materiali per termosaldare le dosi. E non finisce qui. Sparsi in casa anche una cinquantina di proiettili calibro 9x21. Ne ha giustificato la presenza definendoli come soprammobili. Non del tutto chiara anche la presenza di circa cinquecentosessantamila euro in contanti sotto al materasso, presumibilente proventi da spaccio, anche se da lui indicati come profitti relativi ad attività lecite. Ma decisamente più difficile spiegare la presenza della polvere bianca che lo ha portato all’interno del carcere di Montacuto.
Aveva altri precedenti, ma molto lontani nel tempo, nel ’97 e prima ancora nell’86, sempre per reati relativi a stupefacenti. Ora si indaga per capire se si tratti di un compratore all’ingrosso o di una semplice pedina di una partita ben più grande di lui.
Questo è un articolo pubblicato il 29-09-2015 alle 20:44 sul giornale del 30 settembre 2015 - 2334 letture
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