Lodolini su Menichelli in consiglio regionale: "la giusta strada" nell'ambiente circostante

L’Enciclica “Laudato si’” di Papa Francesco segna un punto di svolta epocale nella concezione del rapporto tra uomo, natura ed economia. Impegni parlamentari mi hanno impedito di poter ascoltare le parole del Cardinale Menichelli, che già - da Arcivescovo di Ancona - è stato precursore dei temi legati ad un nuovo modello di sviluppo.

Più volte ho avuto modo di ascoltare e leggere le sue riflessioni sul tema. Tema di grande rilevanza. Mentre l’Italia sta uscendo da questa dura recessione, diventa ancora più urgente avere un’idea di futuro, sulla quale le classi dirigenti, tutte, anche a livello locale, sono chiamate ad avere un’idea e perseguirla con determinazione. Con una certezza: non usciremo dalla crisi nella stessa maniera in cui ci siamo entrati. Alle spalle abbiamo i mali storici dell’Italia: un elevato debito pubblico, forti disuguaglianze sociali, disoccupazione, illegalità.

Se guardiamo avanti, invece, vediamo i nostri punti di forza: la bellezza, le eccellenze delle nostre produzioni, la cultura, la creatività, l’agricoltura di qualità, l’economia “a colori” (blue, green e grey). Il tema è dunque immaginare un nuovo modello di sviluppo in chiave sostenibile, difendendo ambiente e diritti, consumando sempre meno materie prime e meno energia e orientandosi verso modelli di economia circolare e sharing economy. E’ l’unica via per uscire dalla crisi, in Italia e come nelle Marche, in linea con la via che sembra aver tracciato Papa Francesco. Non è pensabile far ripartire il Paese inseguendo i bassi salari e azzerando le tutele sociali. Sono quei settori dove c’è qualità di produzione e di prodotto che mostrano segni di ripresa. Nella bellezza che ci circonda, nel saper fare, che caratterizza il nostro artigianato, sta la giusta strada. Ma non sono risorse garantite per sempre, è un capitale umano e sociale su cui dobbiamo puntare per affrontare le sfide del futuro con proposte concrete e politiche attive.