Trasporto pubblico locale, soluzioni alla Stazione Marittima e nuove corse

Addio alla Stazione Marittima, via libera al trasporto pubblico su gomma. Questa la soluzione proposta dall’Assessore ai Trasporti Ida Simonella, almeno per un anno a partire da gennaio 2016. Poi si vedrà. Dopo l’esperienza di “ProntoConero” sulla linea 93 – finita a settembre con la conclusione del progetto europeo “Intermodal” e il ritorno al precedente sistema -, la strada che si intende seguire per lo sviluppo del trasporto pubblico locale è quella della sperimentazione.
Ma è anche una questione di riduzione dei costi. Se infatti “il trasporto su linea ferrata costa 10 euro a km – spiega l’Assessore – e dipende dalla regione, quello su gomma si riduce a 2 euro a km. Non potendo noi farcene carico, ci verrà incontro l’Autorità Portuale”. Il servizio con partenza dalla stazione centrale e arrivo in piazza Cavour ed una sola fermata in piazza Kennedy potrà essere utilizzato dai possessori di un abbonamento ferroviario. Ma le cifre andranno abbattute su tutto il comparto tpl. Dagli otto milioni e mezzo di euro spesi nel 2013 intanto si sarebbe scesi in due anni di oltre centocinquantacinquemila euro con un sensibile miglioramento dei servizi. “Abbiamo mantenuto gli abbonamenti sopra i sei mesi e le tariffe per anziani e studenti ai livelli del 2010 – continua Simonella – e siamo stati l’unico comune marchigiano a non aver aumentato il biglietto. È rimasto a 1,15 contro 1,25 del resto della regione”.
Questa volta sembrano essere rimasti soddisfatti anche gli studenti dell’Università Politecnica delle Marche, che stanno vivendo la riattivazione di un servizio di autobus notturni sulle linee 1/4 e 30. Sono cinque le corse previste tra le 21.15 e le 01.45 e già in vigore sulla linea 1/4. Il 30 invece partirà dalla stazione anziché da piazza Ugo Bassi. Unica pecca notata dei pendolari, la sospensione del servizio durante il fine settimana. Da risolvere. Una nota positiva arriva anche dal direttore del carcere del Barcaglione Maurizio Pennelli che, dopo anni di trattative iniziate nel 2006, vedrà arrivare tre corse presso la struttura. “Non c’erano mai state rotte finora per raggiungere il carcere. I parenti dei detenuti – afferma – dovevano pagare un taxi per raggiungerlo. Speriamo che il servizio parta subito”.
Intervento conclusivo, che da spunti di riflessione, quello del rettore Sauro Longhi: “Abbiamo visto come il 46 sia stato un esempio virtuoso di trasporto pubblico. Tantissimi studenti lo utilizzano portando grossi introiti. Ora andrebbe aumentata l’interazione tra trasporto ferrato e gommato facendo arrivare l’1/4 alla stazione di Varano”. E alla critica di un servizio poco controllato, Assessore e rppresentanti Conerobus controbattono con l’esistenza di MyCicero, per la vendita di biglietti direttamente sui mezzi, e con l’avvio di corsi di formazione per squadre ridotte di controllori (da quattro operatori a due in modo da averne di più).
Questo è un articolo pubblicato il 07-10-2015 alle 15:44 sul giornale del 08 ottobre 2015 - 1780 letture
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