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Ladro tunisino ricercato in tutta Italia aveva la sua base operativa al'Umberto I

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Strani rumori dall'interno dell'ex Umberto I di Largo Cappelli. A sentirli nella notte, verso le 2.00, è l'equipaggio di una Volante. Immediata la decisione di entrare. La sorpresa alla fine del corridoio della seconda palazzina, dove gli agenti ritrovano stracci, materassi e avanzi di cibo.

Poi un rumore sordo spinge li spinge ad arrampicarsi su una scala di metallo per raggiungere i locali superiori, dove un uomo dorme nell'ombra adagiato su pezzi di cartone e vecchi indumenti. Svegliato di soprassalto dalla polizia si getta in una precipitosa fuga verso il tetto. Dopo un inseguimento attraverso i cunicoli dell’edificio, completamente al buio, tra sali scendi e impalcature i poliziotti riescono a riacciuffarlo in prossimità del sottotetto, prendendolo per le gambe. E in Questura scoprono quanto sia pericoloso il soggetto. R.K. è un 31enne tunisino su cui pendeva un ordine di cattura emesso dalla Procura della Repubblica di Ancona.

La sua è stata una carriera da criminale professionista, con un curriculum costellato di permanenze nelle carceri di tutta Italia per reati in materia di stupefacenti e contro la persona e il patrimonio. Era ricercato in tutta Italia perché condannato alla pena di 5 anni, 2 mesi e 23 giorni di reclusione per traffico di sostanze stupefacenti e furti in abitazione commessi a Padova tra il 2005 e il 2010 e poi ad Ancona, dove aveva trasferito la propria attività delittuosa, scegliendo, ultimamente, proprio l’ex ospedale come base operativa. Nel capoluogo dorico il tunisino si era dedicato soprattutto alla commissione dei furti in abitazione, perpetrati negli ultimi mesi. Gli è stato quindi formalizzato l'arresto. A pena espiata, nel 2020, verrà espulso dal territorio nazionale.



Questo è un articolo pubblicato il 29-10-2015 alle 14:19 sul giornale del 30 ottobre 2015 - 975 letture