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comunicato stampa
Movimprese 2015: più imprese turistiche e commerciali, meno società di costruzioni e aziende agricole

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Giorgio Cataldi
Negli scorsi dodici mesi le imprese della provincia dorica, 46.712 in tutto, nonostante le buone performance di servizi turistici e commercio e la crescita delle società di capitale, calano di 90 unità.

Spiega il Presidente della Camera di Commercio di Ancona Giorgio Cataldi: “Purtroppo la rilevazione Unioncamere non mostra ancora un segno positivo per le imprese della provincia di Ancona, come pure delle Marche; siamo in controtendenza rispetto al lieve miglioramento registrato a livello nazionale (del +0,75%). Il nostro saldo provinciale resta negativo di 90 imprese, certo una perdita che è spalmata in dodici mesi, ma comunque una flessione che dura da 4 anni e che colpisce ancora costruzioni, agricoltura e manifatturiero, pure a fronte di alcuni buoni segnali: tutti gli altri settori mostrano infatti andamenti positivi.

In primo luogo, il commercio (settore che comprende commercio all’ingrosso, intermediari del commercio, commercio al dettaglio, riparazione di autoveicoli e motocicli) con un saldo annuale di +39. Si tratta del primo settore in assoluto in termini numerici dato che conta 11.720 imprese . Bene inoltre le attività dei servizi di alloggio e ristorazione il cui saldo è di +67 (le imprese registrate sono poco meno di tremila); nonché il noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese (+56, 1.172 imprese) e le altre attività di servizi (+21, 1.976 imprese).

Le imprese più strutturate tengono duro, le società di capitale (in tutto 10.552) infatti imprimono un impulso positivo al tessuto imprenditoriale locale: 656 iscrizioni e 376 cessazioni nette hanno prodotto un saldo positivo per 280 unità e un corrispondente tasso di crescita annuale pari a +2,73%. Dobbiamo continuare a tenere alta la guardia, l’uscita dalla crisi procede a rilento e crediamo che proprio in un momento come questo c’è bisogno di tutto il supporto delle Istituzioni in particolare del sistema camerale, pure minacciato dalla riforma che potrebbe minarne la maggior parte delle funzioni, e dell’azione di sostegno soprattutto alle piccole imprese che noi, fino a che ce lo permetteranno, continueremo a portare avanti”.



Giorgio Cataldi