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Clandestino tenta di mettere a segno furti in via Montegrappa, reimpatriato

Dato il suo particolare comportamento, gli agenti procedono a bloccarlo ed identificarlo: è un 30enne georgiano, pluripregiudicato per reati contro il patrimonio, irregolare e senza fissa dimora in Italia. Alla richiesta di cosa stesse facendo, il cittadino extracomunitario incomincia a farfugliare risposte evasive e poco credibili. Dapprima dichiara di essere arrivato ad Ancona come turista, di essersi perso in città e di non sapere al momento dove si trovi. Poco dopo cambia versione, affermando di conoscere il capoluogo e di star aspettando la propria fidanzata che stava lavorando in una casa, anche se non ricordava né il nome della donna né l’indirizzo dell’abitazione dove avrebbe prestato servizio.
I due racconti palesemente falsi spingono i poliziotti ad ulteriori controlli, rilevando i numerosi precedenti a suo carico, in particolare quelli inerenti ai furti in abitazione. Si scopre anche che il malvivente aveva già scontato, dal 2011 al 2013, una condanna per ricettazione, furto in casa e possesso di armi e grimaldelli presso il carcere di Salerno. Una volta analizzati i precedenti, gli agenti procedono quindi alla perquisizione personale, trovandogli nel borsello che portava a tracolla grimaldelli comunemente usati per aprire illegalmente le serrature: uno spadino di acciaio della lunghezza di circa 10 cm., una calamita ovale – di quelle usate solitamente dai ladri per sollevare le chiusure di sicurezza dei portoni blindati - e sei chiavi con diverse dentature e lunghezze.
Accompagnato in Questura, l’uomo è stato denunciato alla Autorità Giudiziaria di competanza. Inoltre, essendo un clandestino, tra l’altro con precedenti, è stato anche munito di un decreto di espulsione per cinque anni dal territorio italiano con effetto immediato. Infatti è stato subito trasferito al CIE di Bari, in attesa di essere reimpatriato.

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