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Laboratorio di droga in un vagone abbandonato allo Scalo Marotti, nei guai due tunisini

Giunti di fronte ad un vagone con griglie in ferro saldate alla finestra, i poliziotti sono riusciti a scorgere un piccolo pertugio ricavato tra la porta e il montante da cui provenivano dei rumori. Immediatamente si sono insinuati nella carrozza scorgendo con le torce due sagome che cercavano di dileguarsi all’interno dei vagoni. L’inseguimento tra i corridoi è culminato con il fermo di due 34enne tunisini, H.M. e M.J., senza fissa dimora in Italia e con numerosi precedenti di polizia per reati in materia di sostanze stupefacenti.
All’interno del vagone battuto dagli agenti e dai cani poliziotti della Squadra Cinofili sono stati rinvenuti un bilancino digitale di precisione, due paia di forbici con lame in metallo annerite dal fuoco, numerose buste in cellophane con ritagli circolari, sostanza polverosa di colore bianco del tipo Mannitolo, notoriamente utilizzata per il “taglio” dell’eroina, diverse confezioni aperte di bicarbonato di sodio utilizzato per il “taglio” della cocaina, numerosi fogli di stagnola cui la maggior parte annerita dal fumo, due rotoli di carta stagnola di solito utilizzata per confezionare le dosi di droga, due boccette di metadone cloridrato da 20 ml cadauna, un blister da 10 compresse di Deltacortene e quattro compresse di Urbason confezionate singolarmente. Tra delle vecchie coperte, usate probabilmente come giacigli per la notte sono state ritrovate anche delle borse e dei portafogli privi di documenti e denaro sicuramente provento di furto.
Durante la perquisizione personale, addosso ad uno dei due sono stati recuperati 450 euro in banconota da 10 e 20 euro arrotolate e trattenute da un elastico e occultate all’interno della cintola tra i pantaloni e gli slip. Interpellati in merito alla loro presenza sul vagone e su tutto il materiale rinvenuto e sequestrato, i due tunisini non hanno proferito parola, ma hanno manifestato una grande sorpresa per il fatto di essere stati scoperti. Accompagnati in Questura sono stati denunciati a piede libero. Si indaga ora sulla provenienza della sostanza stupefacente e per scoprire dove fosse diretta.

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