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Spaccia cocaina a Valle Miano e finisce in manette. San Valentino tra truffe e clandestini

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Polizia generico

Fermo in attesa a Valle Miano senza ombrello sotto la pioggia. Domenica sera, verso le ore 22.00, lo strano comportamento di un uomo ha insospettito l'equipaggio di una Volante impegnata nel controllo del territorio. Guardava dall’altro lato della strada come se stesse aspettando qualcuno. Immediatamente gli agenti si sono avvicinati a lui, che subito ha incominciato a comminare al margine della carreggiata, fingendo di non aver visto la macchina della Polizia.

Si è trattato di C.R., 41enne pugliese ma residente in Provincia, con numerosi precedenti di polizia per reati in materia di stupefacenti e contro il patrimonio. Ascoltato in merito alla sua presenza a quell’ora in quel quartiere, il quarantunenne non è riuscito a dare spiegazioni plausibili, biascicando delle risposte che insospettivano ulteriormente i poliziotti. Perquisito, gli sono state rinvenute addosso delle bustine di cellophane termosaldate, contenenti cocaina, del peso totale di circa 1,40 g, e sistemate una dietro l’altra lungo la cinta dei pantaloni. Nella tasca posteriore dei jeans invece aveva banconote da 10 e 20 euro per un valore di 250 euro. Accompagnato in Questura, dopo le formalità di rito è stato arrestato per traffico e spaccio di sostanza stupefacente.

Nel pomeriggio, la pattuglia delle Volanti aveva invece notato in via Marconi un individuo entrare repentinamente nell’androne di uno stabile, cercando di sbirciare dietro i montanti dell’ingresso il comportamento dell'auto. Mossa alquanto azzardata che ha fatto scattare l’allarme. Scesi dall’auto gli agenti hanno raggiunto l’uomo, un 35enne nordafricano, in Italia senza fissa dimora, sprovvisto di documenti di identificazione e non in regola con le norme sul permesso di soggiorno. Negli Uffici della Questura è stato sottoposto ai rilievi fotodattiloscopici che ne rivelavano le esatte generalità mettendo in evidenza i precedenti di polizia soprattutto per i reati contro il patrimonio. E' stato denunciato a piede libero all’Autorità Giudiziaria e accompagnato presso l’Ufficio Immigrazione della Questura per le valutazioni sulla sua permanenze sul suolo nazionale.

Infine, i continui appelli della Questura per allertare la cittadinanza e mettere in guardia gli anziani sulle truffe sembrano dare buoni frutti. Sabato mattina, infatti, verso le 11.20, una 92enne ha contattato il 113 per comunicare che aveva appena ricevuto una telefonata da parte di uno sconosciuto che l’avvisava di un incidente occorso a sua figlia. Il lestofante, spacciandosi per avvocato, chiedeva alla nonnina 2.500 euro in contanti da recapitare alla figlia per tutte le spese inerenti il sinistro stradale. La nonnina non si è data per vinta e ha chiesto piuttosto al fantomatico Avvocato Rossi dall'altra parte della cornetta il luogo dell’incidente ben sapendo che sua figlia era già al lavoro presso il suo esercizio commerciale. Davanti al tergiversare dello sconosciuto, la donna, ha intuito di essere di fronte ad una truffa e ha chiuso la conversazione dicendo che avrebbe contattato la Polizia. E ha fatto esattamente così, venendo rassicurata dall'operatore. Poi ha contattato la figlia sincerandosi dell’infondatezza della notizia. Applaudita dagli agenti e dal Questore Capocasa, la donna è stata elogiata dai poliziotti per la sua prontezza.



Polizia generico

Questo è un articolo pubblicato il 15-02-2016 alle 14:34 sul giornale del 16 febbraio 2016 - 746 letture