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comunicato stampa
Il Sappe chiede ispezione ministeriale al Barcaglione

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Un’ispezione ministeriale in carcere per verificare le molte anomalie che si registrano sistematicamente sull’organizzazione del lavoro del Personale di Polizia Penitenziaria e sulla mancata attuazione delle attività trattamentali e rieducative dei detenuti di Barcaglione, con conseguente inasprimento della tensione nella Casa di reclusione di via Colle Ameno.

A richiederla è il primo Sindacato dei poliziotti, il SAPPE, che ha interessato i vertici dell’Amministrazione Penitenziaria nazionale e regionale, preannunciando fin d’ora lo stato di agitazione dei Baschi Azzurri aderenti al Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria che, dal prossimo 29 febbraio 2016, si asterranno per protesta dal consumare i pasti nella Mensa di servizio. Spiega Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria: “Abbiamo segnalato al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria di Roma le significative disfunzioni e inconvenienti che riflettono sulla sicurezza e sulla operatività della Casa di Reclusone di Ancona Barcaglione e del personale di Polizia Penitenziaria che vi lavora con professionalità, abnegazione e umanità nonostante una grave carenza di organico ed una organizzazione del lavoro assolutamente precaria e fatiscente. Posti di servizio accorpati, poliziotti che non possono programmarsi la vita privata perché manca una organizzazione dei servizi quantomeno mensile, attività trattamentali e rieducative per i detenuti sospese per assenza di agenti e conseguente tensione tra le sbarre. Tutte criticità che vedono coinvolto il Comandante di Reparto del carcere di Barcaglione, evidentemente senza adeguati stimoli professionali. Tutto questo, a parre del SAPPE, conferma con chiarezza come la gestione e l’organizzazione della Casa di Reclusione di Ancona Barcaglione sono decisamente deficitarie per cui occorre che le Autorità ministeriali intervengano con la massima sollecitudine, con una ispezione interna e con l’avvicendamento del Comandante del Reparto di Polizia Penitenziaria”.

Aggiunge Nicandro Silvestri, segretario regionale SAPPE per le Marche: “Il SAPPE denuncia da anni la cattiva gestione dell'Istituto di Barcaglione. Mi sembra giunto il momento che il Comandante del Reparto della Polizia Penitenziaria, visto che sono le sue determinazioni a creare difficoltà e disagi. Tante, troppe le cose che non vanno nel carcere di Ancona Barcaglione:, posti di servizio insalubri e sempre più spesso accorpati, a tutto discapito della sicurezza perché impongono ai poliziotti di operare sotto i livelli minimi di sicurezza anche personale; programmazione dei servizi inesistente, soggetto a costanti e continue modifiche a tutto danno degli agenti, che sanno al massino quel che faranno il giorno di servizio mentre la norma prevede una pianificazione mensile dei servizi; personale assegnato negli uffici senza alcuna trasparenza e senza interpello; attività trattamentali e sportive per i detenuti sospese sistematicamente per assenza di agenti, preferendo far stare i detenuti nei corridoi a non far nulla ed a tutto discapito della sicurezza interna. Il SAPPE dice basta: così non si può più andare avanti. Non è un caso che a Barcaglione ci sia anche un alto indice di assenza per malattia da parte del personale di Polizia Penitenziaria… Abbiamo da oggi proclamato lo stato di agitazione dei Baschi Azzurri e dal prossimo 29 febbraio prossimo ci asterremo anche dal mangiare i pasti nella mensa di servizio.

L’Amministrazione Penitenziaria non può continuare a restare insensibili a tutto questo sfascio!” Rispetto ai quasi 900 detenuti che affollano le carceri regionali delle Marche, la Casa di Reclusione di Ancona Barcaglione ospitava, il 31 gennaio scorso, 110 detenuti rispetto ai 100 posti letto regolamentari: tutti uomini, 3 erano gli imputati e 107 i condannati. 52 i detenuti stranieri, pari a circa il 50% dei presenti. L’organico di Polizia Penitenziaria previsto è di 60 unità mentre in servizio effettivo ve ne sono 10 in meno, 50.



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