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Truffa degli smartphone falsi coinvolge tutto il Piano San Lazzaro, dieci denunce

3' di lettura

Movimenti sospetti al Piano San Lazzaro. A notarli, gli agenti della squadra Volanti verso le 17.00 di giovedì pomeriggio. Nascosti tra le vie nei dintorni di Piazza Ugo Bassi, sette individui cercavano di attirare l’attenzione dei passanti. Intendevano infatti proporre loro la vendita di alcuni iPhone 6 al costo di 300 euro e anelli a 100 euro ciascuno.

La merce, però, era palesemente falsa. La truffa proseguiva con i venditori che arrivavano ad inseguire i passanti non interessati. Erano quattro donne e tre uomini romeni – tutti tra i diciotto e i trent’anni, pregiudicati e senza fissa dimora ma residenti a Bologna - a fermare i passanti, mentre un loro connazionale era fermo davanti al portabagagli aperto di una vettura di grossa cilindrata in via Giordano Bruno. Alla vista della Polizia i criminali hanno tentato di scappare, ma le “pantere” avevano chiuso ogni via di fuga. Mentre i poliziotti acciuffavano i suoi compagni, il palo – dopo aver chiuso in fretta il portabagali – ha tentato di mettere in moto l’auto, senza successo. Bloccato e invitato ad aprire il portabagagli, la sconcertante scoperta all’interno, nel vano della ruota di scorta: cinquanta anelli di color oro e dieci telefoni cellulari, tutti privi di confezioni e avvolti in una plastica trasparente.

Accompagnati in Questura per l’identificazione, ora dovranno rispondere di ricettazione, contraffazione e truffa. Ma oltre alla denuncia, sono stati tutti muniti di un foglio di via obbligatorio e dovranno abbandonare immediatamente la città di Ancona, senza potervi fare ritorno per i prossimi tre anni. Strani movimenti anche al parco della Pace, tra via Urbino e via Ragusa verso le 15.30. Alcuni giovani erano infatti entrati velocemente nel giardino pubblico per uscirne subito dopo. Ma ad osservare la scena c’erano ancora una volta gli agenti delle Volanti che, insospettiti, hanno cercato di capire cosa stesse succedendo. Eccoli notare, allora, un cittadino straniero seduto su una panchina a confabulare con due giovani che gli si erano posizionati davanti cercando di nasconderlo da sguardi indiscreti. Tuttavia il loro stratagemma non ha funzionato, dal momento che i poliziotti sono riusciti ad intravedere qualcosa che passava dalle mani dell’uno verso gli altri. Dopo il passaggio di un involucro e di un fazzoletto di carta, lo straniero si sarebbe allontanato per raggiungere un connazionale sotto la pensilina dell’autobus di piazza Ugo Bassi dove sarebbe avvenuto un ulteriore scambio di fazzoletti appallottolati e bustine di plastica. A questo punto le “pantere” hanno deciso di intervenire bloccando i due. Si trattava di 27enni tunisini irregolari sul territorio nazionale, senza fissa dimora né impiego e con numerosi precedenti per reati in materia di stupefacenti e contro la persona e il patrimonio, che avrebbero organizzato una sorta di piccola società per lo spaccio di sostanza stupefacente. Si sarebbero divisa i compiti: mentre uno smerciava le dosi di droga, l’altro attendeva il complice per incassare e custodire il denaro e per rifornirlo di altra sostanza stupefacente da piazzare sul mercato, cercando in questo modo di dividere gli incassi e di sviare eventuali controlli.

Accompagnati in Questura, dalla loro perquisizione sono state rinvenute numerose dosi di marijuana confezionata in piccoli involucri di cellophane e circa 160 euro in banconote da 10 e 5 avvolte e appallottolate in decine di fazzolettini di carta. Per entrambi è scattata una denuncia all’Autorità Giudiziaria, mentre di stanno valutando ulteriori misure cautelari.





Questo è un articolo pubblicato il 15-04-2016 alle 14:27 sul giornale del 16 aprile 2016 - 2459 letture