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Falconara: si finge poliziotto per ricattare e derubare donne conosciute su facebook

3' di lettura

Si fingeva poliziotto per avvicinare donne di tutto il centro Italia. S.P. 50 enne falconarese pregiudicato per furti e truffe, era riuscito ad ottenere tutto l’indispensabile per apparire come un vero agente di Polizia: una placca argentata nel portafogli e una divisa completa.

Le malcapitate, però, oltre ad essere sedotte, venivano truffate e derubate. Nei primi giorni di gennaio, l’uomo sarebbe incappato in un posto di controllo dei Carabinieri di Falconara Marittima. Mentre mostrava la patente, i militari avrebbero notato un riflesso argentato nel portafogli scoprendo così la placca della Polizia detenuta abusivamente. Il malvivente avrebbe cercato di giustificarsi dichiarando di avere acquistato quell’oggetto da un rigattiere e di tenerlo nel portafogli a mo’ di portafortuna. In realtà i militari avevano già raccolto delle indiscrezioni su di lui, segnalato come truffatore seriale, e stavano attendendo l’occasione giusta per coglierlo sul fatto. È stato così che sono scattate le manette per detenzione abusiva di segni distintivi delle forze di Polizia. Contemporaneamente si è avviata un’attività di indagine che ha fatto emergere alcune denunce capaci di far luce sulle reali attività del latin lover falconarese. In particolare, una badante dell’est Europa con cui l’uomo avrebbe allacciato una relazione nei mesi precedenti, aveva segnalato un furto subito nel proprio appartamento. Contemporaneamente, l’anziano assistito dalla donna si sarebbe accorto di alcuni prelievi effettuati col suo bancomat in vari comuni della provincia che lui, invalido, non poteva aver effettuato. La badante avrebbe da subito reso chiari i suoi sospetti sul suo amante finto poliziotto, unico ad avere accesso ad entrambi gli appartamenti, ma gli elementi indiziari non consentivano di darne conferma.

Gli investigatori, però, sarebbero riusciti ad intuire che i delitti perpetrati ai danni della badante e del suo assistito non sarebbero episodi isolati e che farebbero invece parte di un articolato disegno criminoso ordito da S.P. Sarebbe infatti emerso che l’uomo avrebbe adescato donne in tutta Italia usando un noto social network e conquistando la loro fiducia presentandosi come poliziotto. Le signore, ignare di trovarsi al cospetto di un esperto truffatore, avrebbero accolto il criminale nelle proprie abitazioni. Ma un gruppo di donne, vittime dei raggiri del falso poliziotto, ad un certo punto avrebbero deciso di porre fine alla vicenda. Si sarebbero conosciute in rete come amiche comuni dell’uomo su facebook. Il loro raporto sarebbe dunque nato sull’onda della gelosia, visto che avevano tutte intuito che S.P. stava intrattenendo relazioni con ciascuna di loro. Rendendosi conto di essere state truffate dal falconarese, però, la gelosia si sarebbe trasformata in solidarietà. Confrontandosi, avrebbero scoperto di aver subito truffe o furti durante la frequentazione con il falconarese. Gioielli spariti e prestiti mai onorati, addirittura una multa di mille euro che l uomo si sarebbe offerto di andare pagare a favore di una delle vittime, producendo tanto di ricevuta falsa. Le donne, facendosi forza tra loro, avrebbero quindi deciso di denunciare l’accaduto. Avrebbero pensato di parlarne anche in un programma televisivo di inchieste, se non che una di loro avrebbe nel frattempo scoperto che S.P. era stato arrestato. Avrebbero quindi deciso di contattare i Carabinieri di Falconara per formalizzare delle regolari denunce.

È a questo punto che sarebbero emersi gli aspetti più tragici della vicenda. Una delle vittime avrebbe infatti raccontato di alcuni scatti realizzati nell’intimità dall’ uomo. Un gioco a cui la donna si sarebbe prestata fidandosi della discrezione dell’uomo e che invece lui avrebbe usato ben presto per ricattarla, affermando che avrebbe reso pubbliche quelle foto se lei lo avesse denunciato per non averle mai restituito un prestito di denaro. Gli investigatori sono sicuri che le vittime del truffatore siano molte di più e per questo chiedono a chiunque abbia notizie in merito di contattare la Tenenza.



Questo è un articolo pubblicato il 23-04-2016 alle 13:42 sul giornale del 26 aprile 2016 - 2990 letture