Clandestino pizzicato con arnesi da scasso al parco "Belvedere" di Posatora

Uno zaino troppo pesante per non destare sospetti quello che portava in spalla un asiatico entrando nel parco “Belvedere” di Posatora durante la mattinata. Da lontano, i poliziotti a bordo di una Volante hanno quindi deciso di seguirlo, osservandolo posizionarsi vicino ad una siepe per aspettare qualcuno: un connazionale che lo avrebbe invitato a seguirlo dietro un cespuglio.
Poche parole nella loro lingua di origine, uno scambio di numeri con il cellulare e poi un fugace saluto. Gli agenti, a questo punto, hanno deciso di intervenire, identificando come un 46enne disoccupato e senza fissa dimora in Italia. Alla richiesta di aprire lo zaino, l’uomo avrebbe iniziato ad urlare e a cercare vie di fuga. Riportato alla calma, il 46enne ha mostrato ai poliziotti il contenuto: un coltello di grosse dimensioni, due cesoie in acciaio, un attrezzo metallico tipo piede di porco e un sacchetto di plastica trasparente contenente 300 euro in contanti. Accompagnato in Questura, si sarebbe chiuso in un totale silenzio sulla provenienza del denaro e degli attrezzi, nel frattempo sequestrati. Dall’immediato controllo, sarebbe emerso a suo carico un ordine di espulsione dal territorio nazionale emesso nel gennaio 2016 dalla Questura di Venezia. Denunciato per il reato di porto abusivo di armi ed oggetti atti ad offendere e per inottemperanza ad un decreto del questore, il malvivente è stato messo a disposizione dell’Ufficio Immigrazione che ora dovrà valutare la possibilità di un’espulsione in tempi brevi dal Paese. Si è trattato in un intervento svolto nell’ambito dell’attività di controlli straordinari del territorio per l’estate svolti su tutta la provincia da Volanti, Uopi, Cinofili (con i cani antisabotaggio e antidroga) e Squadra Nautica (con le due “Mante”) che hanno portato nelle ultime 48 ore a verifiche su trecentocinquantuno persone (di cui duecentoottantadue stranieri), duecentosettantatre veicoli e ventiquattro locali, con cinquecentosettantanove chiamate al 113 e ventuno posti di controllo.
Questo è un articolo pubblicato il 29-07-2016 alle 14:33 sul giornale del 30 luglio 2016 - 1272 letture
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