Accolto in parte il ricorso di LAC e WWF: Il TAR di Ancona sospende caccia Storno e Moretta

Il TAR Marche (Ancona) ha disposto ieri (20 settebre) la sospensione del prelievo in deroga dello Storno e ha sospeso la caccia alla Moretta.
Il Collegio ha quindi accolto in parte il ricorso presentato dalle associazioni ambientaliste LAC e WWF Italia, ritenendolo fondato e quindi hanno disposto la chiusura alla caccia alle due specie in quanto sussistono condizioni di estrema gravita e urgenza. In attesa della trattazione in giudizio fissata nel mese di marzo 2017, il TAR ha quindi ritenuto di accogliere la richiesta per impedire il verificarsi di effetti irreversibili, dovuti alla caccia alle due specie.
Una grande vittoria per il WWF, più grande organizzazione per la conservazione di natura, habitat e specie in pericolo del nostro Paese, che tutela da sempre la fauna selvatica italiana, come in questo caso la Moretta, inserita nella Lista Rossa delle specie minacciate e di cui rimangono in Italia poche decine di coppie nidificanti. Un lavoro, quello dell’Ufficio Legale del WWF Italia, di grande importanza strategica, che ha saputo coniugare professionalità e passione, sostenendo la delegazione Marche e i suoi legali di fiducia. Per lo Storno sottolineiamo la nostra soddisfazione per lo stop alla cosiddetta “caccia in deroga” decisa dal TAR, una anacronistica persecuzione che da anni si accanisce contro una specie in forte declino in tutta Europa. Un riconoscimento personale e professionale anche per l’Avvocato Tommaso Rossi del Foro di Ancona, che ha curato il ricorso per LAC e WWF Italia: "Non posso che esprimere soddisfazione per questo provvedimento e auspico la conferma definitiva e il pieno allineamento dei futuri calendari venatori con le prescrizioni dell'ISPRA, in modo da evitare il continuo ricorso alla magistratura per salvaguardare le esigenze di tutela della fauna selvatica". Adesso il WWF chiede che la Regione Marche e gli ATC mettano in atto tutte le azioni necessarie al fine di informare i cacciatori della situazione determinatasi a seguito della decisione del TAR. Spetta infatti proprio a Regione e ATC impedire, così come stabilito dal giudice amministrativo, l'esercizio della caccia allo Storno e alla Moretta in tutte le Marche.
“È ora importante, conclude il coordinatore regionale delle guardie venatorie volontarie del WWF, far rispettare quanto disposto dai giudici del TAR. L’ottimo lavoro della Polizia Provinciale e del Corpo Forestale dello Stato, che si occupano in maniera specializzata della vigilanza venatoria e dell’antibracconaggio, stanno ottenendo importanti risultati nella tutela della fauna selvatica delle Marche. Sul campo da domani ci saranno anche le Guardie Venatorie Volontarie del WWF Italia e delle altre associazioni ambientaliste che vigileranno perché venga rispettato ovunque nelle Marche il divieto di caccia allo Storno e Moretta e con esso il principio della legalità!”.
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 21-09-2016 alle 09:34 sul giornale del 22 settembre 2016 - 2653 letture
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