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Continuano le tappe di AS.TRO per il "gioco buono"

Carte da gioco, burraco 3' di lettura Ancona 29/09/2016 - As.Tro, associazione che tutela gli operatori del mondo del gioco d'azzardo e quelli dei casino online, non si ferma mai... anzi, non si ferma più! Continua il suo giro per le varie città italiane sottoponendo il proprio progetto, “Gioco buono anche per il territorio” ed a breve andrà ad incontrarsi con le Amministrazioni di Fossano (Cuneo), Collegno (Torino) e Ferrara dopo aver preso contatto con Novara, Firenze e Torino.

Chi ancora non lo sa, As.Tro si sta attivando presso i Comuni che hanno emanato o stanno emanando ordinanze restrittive sugli orari di funzionamento delle apparecchiature da intrattenimento per cercare di “mediare” queste situazioni che stanno provocando, veramente, tanto disagio sia pratico che economico agli operatori di quelle città.

Non si capisce se le varie Amministrazioni non abbiano pensato al risvolto economico di queste ordinanze, perché questo sembrerebbe impossibile, ma così facendo sembra che non abbiano neppure pensato che le restrizioni vengono effettuate su “concessioni rilasciate dallo Stato ed oltretutto anche ben pagate”! Per tornare ai Comuni della provincia di Cuneo bisogna rilevare che gli orari di spegnimento delle apparecchiature da gioco sarebbero: dalle 24 alle 12 dal lunedì al venerdì non festivi, e dall'1 alle 12 nei giorni di sabato, domenica e nei festivi. As.Tro, nel suo peregrinare, sottopone ai vari Comuni le esperienze di coloro che hanno stabilito dei limiti orari e cioè che i giocatori si sono rivolti a prodotti più “aggressivi”, si è risvegliato il mercato illegale in mano alla criminalità organizzata e si è anche “ottenuto un aumento del gioco patologico”: non risultati positivi, si potrebbe dire!

Dopo questo “scambio di esperienze” As.Tro, sempre nei suoi viaggi, sottopone il proprio progetto sui casino online legali e sul gioco sicuro che è l'unico realmente capace di limitare il fenomeno del gioco problematico e preservare l'industria lecita sperando che venga preso in esame e che le ordinanze futuribili ne tengano conto. Oltre tutto, presentando il proprio progetto, As.Tro non vuole assolutamente criticare il merito delle ordinanze emesse dai Sindaci delle varie città, ma vuole esclusivamente sottolineare che non è questo (l'ordinanza restrittiva) lo strumento per raggiungere l'obbiettivo di prevenire il gioco problematico. Il progetto “Gioco buono anche per il territorio” mira a proporre formule per garantire la salute pubblica e nel contempo tutelare l'industria del gioco. Nello stesso si propone la riduzione degli apparecchi, corsi di formazione per gli esercenti, posizionamento delle “famigerate macchinette” in aree dedicate e non visibili dall'estero, la collaborazione sempre più fattiva con le Asl e le forze dell'ordine per prevenire il gioco problematico.

Cosa importante è la proposta ai Comuni della creazione di un fondo volontario finanziato dai titolari dei locali certificati As.Tro e per questo esonerati dal rispetto dell'ordinanza sugli orari, fondo da mettere a disposizione del sociale per opere di pubblica utilità come l'acquisto di ambulanze o di ripristino di aree verdi. Insomma, As.Tro ed il gioco si vogliono mettere a disposizione delle Amministrazioni per trovare un sodalizio che possa avere dei “veri risultati”, ma non solo questo, si vorrebbe che terminassero “le ostilità che perdurano da anni” tra gli Enti Locali, gli operatori, lo Stato: ma questo dovrebbe forse essere il “compito” della Conferenza Unificata... ma dare una mano senza ombra di dubbio aiuta.






Questo è un articolo pubblicato il 29-09-2016 alle 18:43 sul giornale del 29 settembre 2016 - 447 letture

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