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Viaggia con l'auto rubata senza patente pieno di banconote false, dichiara alla Polizia "l'ho soltanto presa in prestito"

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A folle velocità a bordo di una Fiat Seicento azzurra in via Giordano Bruno. Gli agenti delle Volanti sono riusciti ad intercettare il veicolo verso le 15.30 di mercoledì.

Alla vista della Polizia l’autista avrebbe rallentato e cercato di svoltare a sinistra per eludere il controllo. Una volta fermata l'auto, i poliziotti hanno identificato il 24ene anconetano alla guida, riconoscendolo come pregiudicato per reati in materia di stupefacenti, reati contro il patrimonio, truffa, insolvenza fraudolenta e spendita ed introduzione nello stato di monete falsificate. Di fronte alla richiesta della patente di guida ha risposto di aver sporto regolare denuncia di furto della patente ma anche che al momento non aveva con sé la copia del verbale. Mentre continuava il suo discorso, gli agenti provvedevano ai controlli del caso scoprendo che il 24enne non aveva mai conseguito la patente di guida. Vistosi alle strette ha quindi cambiato la sua versione dei fatti ammettendo di aver dichiarato il falso e di aver inventato il furto della patente per crearsi una scusa in caso di un possibile controllo delle Forze dell’Ordine, visto che amava guidare pur non avendo mai superato l’esame per conseguire il titolo. Tuttavia, continuando con gli accertamenti, i poliziotti hanno rinvenuto nella tasca posteriore dei pantaloni dell'autista improvvisato una mazzetta arrotolata costituita da ventitré banconote da 20 euro per un totale di 460,00 euro palesemente false in quanto tutte riportavano lo stesso numero di serie. Erano talmente ben riprodotte da essere pronte ad essere messe in circolazione nel capoluogo dorico. Alla richiesta di dove e come si fosse procurato il denaro, l’uomo avrebbe raccontato di averlo acquistato da un falsario napoletano di cui non ricordava il nome. Partita la perquisizione domiciliare, in un cassetto di un comodino della sua camera sono stato rinvenuti e sequestrati circa 40 g di hashish. Intanto il veicolo è risultato rubato di fronte ad un bar una mezz'ora prima del controllo. “Dovevo andare a riprendere mio fratello e l’ho presa solo in prestito” è stata la giustificazione che il pregiudicato ha fornito agli agenti. Alla fine è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, furto aggravato e spendita e introduzione nello Stato di monete falsificate.