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"Ancona punta Avanti", Valeria Mancinelli parla del futuro della città a Palazzo degli Anziani

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Valeria Mancinelli fa il punto sulla città giunta ai due terzi del suo mandato. Nella cornice di Palazzo degli Anziani rivela quanto fatto finora e cosa ancora da fare. Dopo la bonifica e riasfaltatura di numerose strade, alcune ancora in corso di realizzazione (prima fra tutte il Viale della Vittoria), viene confermato l’interesse al rifacimento delle strade periferiche anche se con alta probabilità non sarà possibile prima di fine mandato. Ma una buona notizia per le periferie sembra arrivare dal bando per la riqualificazione urbana e per la sicurezza delle periferie per il quale sono già stati stanziati 500 milioni di euro.

La quota destinati al capoluogo dorico servirà a ripensare totalmente il sistema della periferia nord costituito da Palombella-Stazione-Archi. “Lavoreremo per il restauro e il restyling – ha spiegato il sindaco – del complesso architettonico e monumentale degli Archi con un nuovo impianto illuminotecnico scenografico e in piazza del Crocifisso verrà realizzato il centro sociale di quartiere. Dal 2017 potremo procedere con il recupero dell’ex Birra Dreher della Palombella, del ex fornace Verocchio della Stazione e anche delle ventidue case sismiche di via Marconi e via Pergolesi grazie all’aiuto di una sessantina di privati costituitisi in supercondominio”. Gli interventi sull’area nord della città non si fermeranno però al recupero degli immobili. Saranno oltre 8 i milioni di euro destinati alla realizzazione del Lungomare Nord previsto dal progetto Iti Waterfront 3.0 che andrà a costituire la seconda passeggiata a mare della città dopo la riapertura del Porto Antico grazie agli aiuti economici e progettuali di Ferrovie dello Stato, Autorità Portuale, Marina Dorica, Soprintendenza, Ismar e Fondi europei. Per completare il restyling dell’area marittima si interverrà sulla viabilità ciclabile, pedonale e carrabile della zona compresa tra il Mandracchio e il Porto Antico con l’introduzione di una biglietteria e di un sistema di servizi per passeggeri (compreso un parcheggio attrezzato) alla Fiera della Pesca. Grande lo sforzo anche sulle scuole, con la ristrutturazione o ricostruzione ex novo di cinque edifici (ultime ma non per importanza le Socciarelli) e su alcuni monumenti attesi da tempo. Si facevano attendere infatti la riapertura di piazza Cavour e della Pinacoteca e manca pochissimo all’inaugurazione del Metropolitan, edificio di proprietà di Longarini. Lo stesso Longarini che per la Cassazione deve risarcire il Comune di Ancona anche se il primo cittadino spera di vedere almeno 20 dei 350 milioni di euro richiesti inizialmente (al giudice l’ardua sentenza sull’ammontare). E già qualcuno si chiede se tra Mancinelli e Longarini scatteranno scintille o una stretta di mano in una sorta di riproposizione dell’incontro-scontro in scala ridotta tra Virginia Raggi e Giovanni Malagò.

Meno fortuna, per ora, sembrano avere Porta Pia – per la quale si cerca ancora una soluzione per la riapertura -, l’ex Nautico – con le trattative ferme dopo l’unificazione ministeriale delle due Soprintendenze (Architettonica e Artistica) che avevano mostrato iniziale interesse e con le sei classi rimaste che presto saranno trasferite in un nuovo plesso dell’Itis di Torrette grazie ai fondi della Buona Scuola – e il Parco del Cardeto. Dopo la rinuncia di privati e dell’Università ad utilizzare l’ex caserma Stamira e l’ex convento dei Cappuccini per i loro progetti, lo Stato, che ne è proprietario, ha chiesto la trasformazione delle due strutture in un albergo. “Non vedo perché no – il commento di Valeria Mancinelli – Se dovessero rimanere così come sono o essere recuperati per rimanere poi vuoti si creerebbe una nuova situazione di disagio. Invece il recupero di edifici già esistenti per trasformarli in albergo consente un utilizzo come un altro, come è già accaduto per la palazzina destinata a Legambiente che in cambio ha promesso il taglio dell’erba del Parco quattro volte all’anno o per la Polveriera che ora ospita mostre ed eventi”. In ogni caso il Parco del Cardeto, il più grande della città, resta un’area verde dall’elevato costo economico di mantenimento per la quale si rendono sempre necessarie soluzioni. Soluzioni auspicate anche per la questione uscita ovest, di competenza ministeriale, per la quale il sindaco, dopo un anno e mezzo di lavori bloccati lancia un ultimatum: “O i lavori si fanno secondo il progetto, oppure il contratto deve essere risolto”.

Se da un lato infine la città sembra risvegliarsi sotto l’aspetto del turismo con l'introduzione di Ancona come tappa dei percorsi crocieristici (soprattutto di Msc), dall’altro continua a presentare delle carenze per lo svago dei suoi abitanti. Molti centri sportivi sono comunque stati riqualificati secondo i progetti (Piscina di Vallemiano, piscina del Passetto, Campi da tennis di via Ruggeri), ma mancano ancora all’appello Pala Veneto, Stadio Dorico e Palarossini. In ogni caso i prossimi interventi riguarderanno proprio queste strutture e per il Palaprometeo Estra sembrano in arrivo trattative con diversi soggetti privati per la realizzazione di quella cittadella dello sport nei progetti dell’amministrazione da oltre trent’anni.





Questo è un articolo pubblicato il 19-10-2016 alle 15:27 sul giornale del 20 ottobre 2016 - 1675 letture