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Accordo quadro Univpm-Messersì, la ricerca a disposizione dell'Industria 4.0

3' di lettura Ancona 19/10/2016 - Ricerca e Produzione. L’Univpm sigla un accordo quadro con la Messersì Packaging che proietta entrambi gli enti nel futuro. Per tre anni un massimo di dodici studenti Univpm saranno inseriti in formazione nell’azienda di Barbara che in cambio provvederà a contribuire alle spese per i loro studi per un massino di 1500 euro. Nell’azienda di packaging gli studenti potranno portare le loro conoscenze ai progetti e fare sperimentazione sul campo in progetti come la realizzazione di un macchinario per la produzione di un pallet di carta riciclata in sostituzione dei ben più pesanti, costosi e difficilmente recuperabili pallet di legno.

Sin dalle sue origini, infatti, trentasei anni fa, la Messersì ha sempre più investito nel riciclo, arrivando ad utilizzare una quantità di materiale riciclato che potrebbe fare sessanta volte il giro del pianeta. “Un altro tassello del progetto Univpm verso la promozione del territorio. Con questo accordo andiamo a favorire la collaborazione scientifica e l’innovazione con un’azienda che fa dell’innovazione e ricerca un’asse fondamentale coinvolgendo i nostri giovani studenti per rafforzare il loro percorso di formazione attraverso un’attività diretta allo sviluppo di quanto appreso nei laboratori e nelle aule”. Questo quanto affermato dal Rettore Sauro Longhi che ha proseguito: “Questo rappresenta anche un primo esempio di come l’innovazione entra nei processi manifatturieri e in quello che viene comunemente indicato come industria 4.0”. Un accordo voluto dunque per fondere conoscenza ed esperienza diretta producendo innovazione, della cui necessità si è mostrato convinto soprattutto Maurizio Messersì che ha spiegato: “L’innovazione e la ricerca sono essenziali per la nostra azienda e il trasferimento tecnologico che deriva dalle collaborazioni con l’Università è la premessa per mantenere e migliorare la nostra capacità competitiva. Del resto le differenze di contesto, le conoscenza di mercati e scenari, i progetti complessi che siamo chiamati ad affrontare sono un’opportunità per quei giovani che vogliono misurarsi con esperienze professionali sfidanti. Il valore che deriva da questo dialogo è ciò che ha spinto a cercare un rapporto articolato con l’Università Politecnica delle Marche, una scelta strategica di sviluppo che contribuisce a valorizzare il capitale umano del nostro territorio e non solo”.

L’azienda che opera in sessanta paesi, con particolare attenzione ai mercati dell’America Centrale e del Nord (che si sta riprendendo ben più velocemente dell’UE) e con uno sguardo all’Est Europa, produce i macchinari per packaging personalizzato e quindi di altissima qualità in loco, lavorando direttamente sui propri errori a differenza di aziende di produzione che realizzano i progetti in serie seguendo standard già verificati. Questo consentirà agli studenti Univpm selezionati in base a merito e curriculum universitario di apprendere il giusto know-how produttivo e tecnico in termini di innovazione, sostenibilità energetica e ambientale, efficienza della prestazione, semplificazione e ottimizzazione della manutenzione ordinaria e straordinaria ampliando la propria conoscenza.


di Enrico Fede
redazione@vivereancona.it

 







Questo è un articolo pubblicato il 19-10-2016 alle 16:16 sul giornale del 20 ottobre 2016 - 1100 letture

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