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comunicato stampa

Elezioni: "La truffa della Provincia e l'urna della Democrazia", la denuncia dei consiglieri di sinistra

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Rubini e Crispiani

Comunicato congiunto dei consiglieri comunali della sinistra provenienti da tutta la provincia anconetana. Pochi lo sanno ma l’otto gennaio si voterà per il rinnovo dei Consigli Provinciali, nonostante il referendum del 4 dicembre, riconfermando la validità dell’impianto costituzionale, abbia nei fatti delegittimato la legge Del Rio, subdolo inganno per abolire la Democrazia e il Diritto di cittadinanza a scegliersi le proprie rappresentanze in sede provinciale e spacciata invece come legge per l’abolizione delle Province.

Parteciperanno al voto come elettori e candidati i soli consiglieri comunali e i sindaci, insomma se la canteranno e se la suoneranno da soli, ma per stare più tranquilli il presidente della Provincia, l’ineffabile sindaca di Montemarciano, sempre assente su tutte le questioni più importanti del territorio, fossero i rifiuti, gli insediamenti infrastrutturali, le vicende sanitarie, ha cercato di nascondere l’appuntamento non solo ai cittadini, che magari le avrebbero chiesto conto del suo nulla, ma pure agli stessi elettori possibili, evitando comunicazioni dirette e riscontri, affidando l’indizione dell’appuntamento elettorale alle comunicazioni della rete. Inezie, certo, rispetto alla gravità di un appuntamento che viola nei fatti la Costituzione e che è già oggetto di ricorso da parte di tante associazioni, eletti, comitati che stanno dalla parte della Carta, ma significativo dell’atteggiamento “proprietario” che il PD ha delle istituzioni e dello spregio del voto e del sentimento popolare.

Dopo l’acqua, difesa con un referendum e vilipesa dai continui assalti fatti di aumenti tariffari e privatizzazioni, ora addirittura si vuol vanificare il NO popolare in difesa della Costituzione. Ma noi l’otto gennaio ci saremo, come cittadini ai seggi elettorali a ricordare che la Democrazia è un bene non negoziabile e a chiedere a chi si presenterà ai seggi di consegnare simbolicamente la sua scheda nell’ “urna della democrazia” che appronteremo lì davanti.

Di più, facciamo appello perché i consigli comunali deliberino un atto di “disobbedienza civile”, rifiutandosi di riconoscere i consigli provinciali eletti e il suo esecutivo, come organismi legittimi. Facciamo appello a quanti con passione e con impegno in questi mesi si sono mobilitati nei comitati per difendere la Costituzione ad essere insieme a noi a questo appuntamento.

Stefano CRISPIANI Giuseppa FATTORI Nausica FILIERI Andrea GIANNONI Stefania LUCIDI Fabiana PIERGIGLI Emanuele ROSSI Francesco RUBINI Maria Letizia RUELLO Fabio PASQUINELLI Carlo CATENA



Rubini e Crispiani

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 04-01-2017 alle 15:52 sul giornale del 05 gennaio 2017 - 1706 letture