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Nicola Gratteri E Antonio Nicaso presentano il libro "Fiumi d'oro"

3' di lettura Ancona 23/11/2017 - Il Lions Club Ancona Colle Guasco, ed il satellite del club, Ancona Portonovo, sono orgogliosi di presentare alla cittadinanza l’ultimo libro di Nicola Gratteri e Antonio Nicaso, dal titolo “Fiumi d’oro” edito da Mondadori.

L’incontro si svolgerà Sabato 25 novembre p.v. alle ore 9,30, nella sala A della Facoltà di Economia di Ancona, e gli autori saranno intervistati dall’avv. Laura Versace.
Il Procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri, che a 30 anni vive una vita blindata e il giornalista, prof. Antonio Nicaso, che da altrettanti anni analizza sentenze, aggiornandosi continuamente sulle dinamiche delle varie mafie, parleranno della'ndrangheta che è l’unica organizzazione presente in tutti i continenti, traffica l’80% della cocaina e compra tutto ciò che è in vendita.

Il dott. Gratteri da anni porta avanti una battaglia culturale e si appella alla scuola e alle famiglie che sono i depositari del vivere civile. Il suo obiettivo è puntare alle nuove generazioni. Per questo il dott. Alfiero Aquili, presidente del Lions Club Ancona Colle Guasco, ha voluto che la presentazione avvenisse all’università per facilitare l’incontro con i giovani e dare modo al Procuratore Nicola

Gratteri, uno dei magistrati più esposti nella lotta alla 'ndrangheta, di incontrare la cittadinanza e portare ancora una volta la testimonianza di coraggio civile.

L’avv. Laura Versace intervisterà gli autori non solo sul contenuto del libro ma anche sui problemi della giustizia e sulle riforme possibili del codice di procedura penale, visto che il dott. Gratteri è stato chiamato a presiedere una commissione sulla riforma della giustizia.

Nel libro gli autori si chiedono: dove finiscono i soldi del traffico di cocaina e di tutte le altre attività gestite dalla ‘ndrangheta? Si stima che la mafia calabrese abbia un fatturato annuo di circa 43 miliardi di euro, di cui almeno il 75% viene reinvestito nell’economia legale. In Calabria però rimangono solo le briciole, il resto finisce nelle regioni più ricche (Lombardia, Piemonte, Veneto, Lazio, Toscana). La ‘ndrangheta investe nell’edilizia, nel settore immobiliare, nel terziario, nell’eolico, nel turismo, e lo fa grazie a una miriade di alleanze strategiche con bancari, avvocati, commercialisti, broker senza scrupoli. Nell’era della globalizzazione e delle nuove tecnologie, i boss utilizzano anche il “deep web” (il cosiddetto “web invisibile”) e i paradisi fiscali. Comunicano attraverso codici cifrati e si spostano nel mondo con estrema facilità. Ma lo strumento che maggiormente utilizzano per espandersi è ancora la corruzione, l’ossatura del potere mafioso. Fermarli in ambito internazionale si fa ogni giorno più faticoso. La differenza di sistemi giuridici, la mancanza di reati associativi e la difficoltà di globalizzare l’azione di contrasto favoriscono tutte le mafie che oggi riescono sempre più a trovare momenti di collaborazione a livello internazionale.

Al termine della presentazione ci sarà il dibattito con la possibilità di formulare domande agli autori del libro






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 23-11-2017 alle 20:43 sul giornale del 24 novembre 2017 - 1074 letture

In questo articolo si parla di cultura

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