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Gli gnocchi: storia di un confort food tutto italiano

3' di lettura

Quando le giornate si fanno più buie e fredde, gli impegni di lavoro si susseguono e lo stress è alle stelle, molti di noi hanno bisogno di confortarsi con il cibo. C'è chi lo fa con il cioccolato e i dolci, e chi invece preferisce ripiegare sul salato: pizza, focaccia e soprattutto gnocchi.

Gnocchi: origine e significato

L'origine degli gnocchi è talmente antica che il loro nome potrebbe derivare addirittura dal longobardo knohhil, che significa "nodo nel legno". Pare inoltre che gli antenati degli gnocchi risalgano all'età del Bronzo: a questa epoca apparterrebbero infatti dei bocconcini di farina ritrovati di recente in un villaggio preistorico della Val di Ledro, in Trentino. Quel che è certo, tuttavia, è che questo delizioso e semplice primo piatto viene persino citato da Boccaccio, ed entra ufficialmente a far parte dei ricettari italiani tra il tardo Medioevo e il Rinascimento. Con la scoperta dell'America arriva in Europa quello che in futuro diventerà il suo ingrediente principale: la patata. Da allora gli gnocchi si evolvono fino a diventare un simbolo della tradizione contadina, diffuso in varie regioni d'Italia, dal Veneto alla Campania.

Gli gnocchi di patate: ricette e varianti

Quando si parla di gnocchi s'intendono in effetti quelli di patate, gustosi e relativamente semplici da fare in casa. L'impasto di base si crea con farina, patate e uova, tagliato poi a tocchetti e bollito. Ad esso si aggiunge quindi il condimento preferito. Se un grande classico sono gli gnocchi al sugo di pomodoro, decorati generalmente con una foglia di basilico, oggi esistono numerosissime varianti che rendono questo piatto ancora più appetitoso e ideale per ogni occasione, anche la più formale. Si può ad esempio rivisitare la tradizione con gli gnocchi ai pomodorini e provola, conditi con pomodori ciliegini, provola e Parmigiano Reggiano, oppure con gli gnocchi al pesto o quelli alle ortiche, guarniti semplicemente con burro e salvia. È ugualmente possibile percorrere la via dell'innovazione optando per alternative più recenti e meno note, come gli gnocchi bianchi al prosciutto cotto e ai fiori di zucca o gli gnocchi di scampi e porri.

Non solo patate: tutti i tipi di gnocchi

'Knodel and Sauerkraut - Austrian Airlines' - Andrew Nash via Flickr (CC BY-SA 2.0)

Col tempo, tanto le cuoche quanto i gastronomi si sono sbizzarriti, aggiungendo all'impasto originario verdure come gli spinaci e formaggi come la ricotta, che nel territorio piacentino hanno dato vita alle chicche della nonna. Ma oltre alle leggere variazioni sul tema ci sono anche gnocchi che non hanno più molto in comune con la ricetta di base. È il caso ad esempio degli gnocchi alla romana, medaglioni di latte e semolino farciti con formaggio e cotti al forno, o del piatto forte del Trentino, i canederli, gustose polpette di pane raffermo con cipolla e speck o spinaci ed erbette nella versione vegetariana.

Un confort food che fa ingrassare?

Gli gnocchi saziano, riempiono, confortano e rassicurano, ma non necessariamente fanno ingrassare. Cento grammi di gnocchi di patate corrispondono a circa 120-160 calorie, a seconda del fatto che siano fatti in casa oppure prodotti industrialmente. La stessa quantità di pasta, invece, fornisce circa il doppio di calorie. Come sempre, e il discorso vale sia per gli gnocchi che per la pasta, ciò che conta è il condimento: più grasso ed elaborato sarà, più si rischierà d'ingrassare.



Questo è un articolo pubblicato il 06-12-2017 alle 17:20 sul giornale del 06 dicembre 2017 - 776 letture