comunicato stampa
“Vite scontate o risarcimento beffa?” il convegno su violenza e femminicidio dell'Osservatorio Nazionale Sostegno Vittime

Un convegno iniziato con la proiezione del corto “Abused Child” presentato lo scorso Settembre al Festival del cinema di Venezia, alla presenza del regista James La Motta, attore e sceneggiatore che tramite il suo lavoro cerca di mettere in primo piano le problematiche delle Vittime. Il dibattito si è aperto con l’intervento del Coordinatore dell’Osservatorio Nazionale Sostegno Vittime, Angelo Bertoglio, che ha ricordato che L’Osservatorio nasce proprio nelle Marche, ricordando i tanti incontri svolti in giro per l’Italia e le varie adesioni arrivate ad un anno dalla sua nascita, per poi passare la parola alla Mamma di Jennifer Sterlecchini, Fabiola Bacci, la ragazza uccisa con 17 coltellate da chi diceva di amarla, e dell’avvocato Rossella Gasbarri, legale della famiglia.
Un intervento molto tecnico quello del Presidente dell’Osservatorio avvocato Elisabetta Aldrovandi, che si è soffermata sulle diverse proposte di legge già presentate dall’Osservatorio con la disponibilità e il sostegno di molti Parlamentari, ma anche anticipando le nuove iniziative legislative che verranno presentate nel nuovo Parlamento, tra le quali quella sulla modifica del Rito abbreviato e sul Lavoro obbligatorio in carcere per i detenuti, riservando una quota del salario per risarcire la Vittima.
Presentato anche in anteprima nazionale il nuovo libro degli avvocati Valter Biscotti e Mauro Tenca, “La tutela della vittima del reato”, i cui proventi, per volontà degli autori, verranno totalmente devoluti all’Osservatorio Nazionale Sostegno Vittime.
E' seguito un intervento molto tecnico e approfondito di Carlo Ciccioli, medico psichiatra criminologo, che ha affermato che una violenza determina sempre sentimenti di impotenza per le
vittime e i loro familiari il torto subito, di rabbia, di rancore e successivamente ruminazioni infinite di pensieri su ciò che è accaduto, se si sarebbe potuto evitare e come poter riparare, anche se talvolta la riparazione è impossibile e il risarcimento non può mai essere esaustivo in quanto qualsiasi cifra, soprattutto quando si tratta di una vittima umana, può essere sufficiente. In questo senso i garantismi infiniti previsti dalla legislazione vigente e la disattenzione totale nei confronti dei diritti delle vittime è un vulnus a cui bisognerà dare quanto prima riparazione con leggi dello Stato.
Vulcanico l’intervento di Bo Guerreschi, Presidente dell’associazione Bon’t Worry Onlus, che ha illustrato il principale obiettivo, ossia quello di aiutare concretamente donne e bambini che per motivi economici non possono e non riescono a difendersi o modificare il loro status. La Bon’t Worry Onlus è stata registrata il 3 gennaio 2015 in forma di Associazione No Profit, costituitasi in Onlus sei mesi dopo, ed ha seguito, fino a oggi, circa 300 casi di donne che hanno deciso di uscire allo scoperto denunciando le violenze subite, o di casi di donne che dopo aver superato “paure“ e “vergogne” riescono a denunciare stupri e abusi di ogni genere.
Molto forte e toccante l’intervento della giornalista Barbara Orsini, amica di Monia Di Domenico, Psicologa di 45 anni, ammazzata l’11 Gennaio del 2017 in un appartamento a Francavilla al Mare. Quel giorno si era recata a parlare con la persona cui aveva affittato il suo appartamento estivo per ottenere il pagamento di 780 euro di affitto per due mesi di canone arretrati , e per quello fu ripetutamente colpita, almeno 16 volte, alla testa e al volto, sia con un sasso che con una grossa scheggia di vetro; il corpo fu trovato sfigurato ed irriconoscibile, avvolto in un sacco di cellophane, nel sottoscala, solo nei giorni successivi alla sparizione.

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