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Rubavano semirimorchi in sosta nell’area portuale. Sei colpi da oltre due milioni e mezzo di euro

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Rubavano semirimorchi in sosta nell’area portuale e poi rivendevano la merce in tutta Italia.

ANCONA - Agivano sempre di notte e sempre nel weekend, confidando sui controlli più tenui da parte delle forze dell’ordine. Sei i colpi messi a segno, per un valore di oltre due milioni e mezzo di euro, ma l’ultimo, nella notte tra sabato e domenica, è andato a vuoto perché la polizia ha intercettato e sgominato la banda, composta da tre uomini, tutti residenti nel Foggiano e con numerosi precedenti: Fernando Antonio Contardi (1961), Angelo Santoro (1980) e Mirko Tammaro (1996) sono rinchiusi a Montacuto con l’accusa di furto aggravato in concorso e danneggiamento. L’operazione, condotta dalla Squadra Mobile del capo Carlo Pinto in collaborazione con la Polizia di Frontiera diretta da Stefano Santiloni e coordinata dalla procura con il pm Ruggiero Di Cuonzo, è stata molto articolata. La modalità era sempre la stessa. I malviventi facevano irruzione nell’area di sosta di notte con una motrice in loro possesso (che poi faceva sempre rientro a Foggia, intestata a un pregiudicato locale), con cui agganciavano i rimorchi in sosta per poi imboccare l’autostrada e darsi alla fuga con la merce rubata. I primi furti risalgono all’ottobre scorso ai danni di un semirimorchio greco e uno francese che trasportavano rispettivamente rotoli di alluminio e pellet. E ancora, a dicembre è sparito un semirimorchio carico di abbigliamento e una coppia di pale di un elicottero. A febbraio è stata la volta di un camion greco con prodotti tecnoclogici e il 4 marzo è stato asportato un rimorchio francese che trasportava stoffe. L’ultimo blitz risale a sabato notte, quando la gang si è presentata all’area di sosta (non custodita e priva di telecamere) al Mandracchio con la solita motrice per agganciare un rimorchio greco carico di 22 tonnellate di formaggio (per 400 mila euro di valore) destinate all’Inghilterra. Durante il tragitto verso l’A14, però, i banditi hanno trovato sulla loro strada la polizia: una pattuglia ha affiancato e fermato la motrice al cui volante c’era Contardi, camionista di professione. Altre due pattuglie hanno stoppato lungo via Mattei l’auto “staffetta” - una Nissan presa a noleggio che faceva da battistrada per verificare l’assenza di controlli o posti di blocco durante la fuga - su cui viaggiavano i complici, cioè Tammaro (alla guida) e Santoro, incaricato di dare il via libera al conducente del camion attraverso telefoni “citofono” usati per eludere possibili intercettazioni. L’operazione ribattezzata “Trailer” proseguirà per capire a chi fosse destinata la refurtiva e stanare eventuali altri complici.