"Legge Gelli un anno dopo: verso la fine della medicina difensiva?" se ne parla alle "Giornate Doriche tra Medicina e Diritto",

Ecco come cambia l’interpretazione della ‘colpa medica’ ad un anno dall’entrata in vigore della nuova normativa sulla responsabilità professionale. Se ne parla il 24 maggio ad Ancona, nella 7° edizione delle ‘Giornate Doriche tra Medicina e Diritto’, organizzate dall’Omceo Ancona in collaborazione con Aiga, Ordine Avvocati di Ancona e Camera di Commercio.
Per vedere già gli effetti in termini di numeri e statistiche è probabilmente ancora troppo presto, ma che ormai la strada verso una definizione più consapevole e meno pretestuosa della ‘colpa medica’ sia stata segnata è innegabile. A un anno dall’approvazione della Legge Gelli sulla Responsabilità professionale degli operatori sanitari, legge nata per calmierare il ricorso sfrenato al contenzioso medico-legale cui si è assistito negli ultimi anni, qual è lo stato dell’arte nell’applicazione della nuova normativa? È la domanda cui si cercherà di dare risposta il prossimo 24 maggio alla Loggia dei Mercanti di ad Ancona, durante la 7° edizione delle ‘Giornate Doriche tra medicina e diritto’, appuntamento ormai fisso di confronto tra le categorie professionali dei medici e degli avvocati organizzato dall’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Ancona, in collaborazione con AIGA, Camera di Commercio di Ancona e sotto la direzione scientifica delle dottoresse Arcangela Guerrieri e Loredana Buscemi.
Come è noto, da qualche anno a questa parte si è registrato un aumento esponenziale delle controversie nel settore sanitario: un fatto che ha da un lato determinato un pioggia di risarcimenti in grado di allarmare le principali compagnie assicurative nazionali ed internazionali, dall’altro ha provocato un atteggiamento di eccessiva prudenza da parte dei medici che, condizionati dal rischio di potenziali cause, hanno abbondato nella prescrizione di esami e nella somministrazione dei farmaci. È il cosiddetto fenomeno della medicina difensiva che, sia pur con stime variabili, rappresenta un costo per il sistema sanitario stimato in qualche miliardo di euro l’anno. La Legge Gelli, approvata l’8 marzo del 2017, è stata varata con l’obiettivo di ripristinare un rapporto medico-paziente finalmente equilibrato, favorendo il più possibile la risoluzione stragiudiziale delle liti attraverso lo strumento della mediazione, cui è obbligatorio ricorrere prima di passare al tribunale, pena il pagamento di tasca propria delle spese per le perizie tecniche, e quello di avere una CTU fortemente professionalizzata al fine di ridurre il contenzioso giudiziale. La recente pronuncia delle Sezioni Unite della Suprema Corte ha infine chiarito alcuni aspetti applicativi della nuova norma, inquadrando ancora più precisamente il perimetro giuridico entro il quale si può parlare di effettiva ‘colpa medica’ e indicando le linee guida che sia i professionisti della salute che quelli della legge dovranno seguire.
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 22-05-2018 alle 19:33 sul giornale del 23 maggio 2018 - 1070 letture
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